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L'edera rampicante è una pianta che riesce a vivere e a svilupparsi con qualsiasi condizione climatica, riuscendo a crescere spontaneamente a qualsiasi altitudine, sia in riva al mare sia in montagna. È assolutamente in grado di resistere a basse temperature, anche sotto zero per brevi periodi, e non teme nemmeno il caldo torrido. Le migliori condizioni climatiche per un adeguato sviluppo dell'edera rampicante però dovrebbero presentare un ambiente fresco, con una buona illuminazione solare, ma la pianta non dovrebbe assolutamente essere direttamente esposta ai raggi del sole, perché questi, con il tempo, potrebbero far seccare le foglie o farle ingiallire, quindi sarebbero predilette sicuramente delle zone leggermente ombreggiate, almeno nelle ore più calde della giornata dei mesi estivi.
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L'edera rampicante può essere messa a dimora sia nel terreno sia in un vaso. Il momento migliore per per effettuare l'operazione è l'autunno, in questo modo si consente alle radici di attecchire senza dover subire bruschi sbalzi di temperatura. Il terreno nel quale andrà piantata l'edera deve essere preparato prima della messa a dimora, vangandolo e ammorbidendolo con la concimatura. La concimatura potrebbe essere realizzata anche nel momento della messa a dimora dell'edera spargendo del concime sul fondo del terreno o della buca. Il fondo del vaso o della buca deve contenere della ghiaia per garantire il drenaggio. L'edera non va innaffiata troppo abbondantemente per evitare che marciscano le radici. Un paio di volte al mese in primavera e autunno, si può evitare in inverno e una volta a settimana in estate.
Siccome l'edera è una pianta che cresce molto velocemente ha sicuramente necessità che il terreno venga periodicamente riequilibrato con una buona concimatura. Sarebbe opportuno provvedere alla concimatura almeno due volte all'anno, posizionando dello stallatico alla base della pianta per poi ricoprirlo adeguatamente con del terriccio. I periodi migliori per la concimatura sono, marzo quando la pianta si riprende dal periodo di riposo vegetativo e ottobre quando termina la stagione vegetativa. La potatura andrebbe effettuata nei primi anni di vita della pianta per indirizzarla come desiderato, successivamente invece dovrebbe essere effettuata per mantenere solamente la pianta pulita eliminando i tralci secchi, danneggiati, colpiti da parassiti o da malattie, oltre a mantenere la forma voluta.
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