Coltivazione dell'aneto

Coltivazione del'aneto

L’aneto è una pianta aromatica, appartenente alla famiglia delle Ombrellifere: è caratterizzata da foglie pinnate e fiori che presentano una particolare forma ad ombrello, particolarmente vistosi; la pianta raggiunge un’altezza pari ad un metro circa. In qualità di pianta aromatica, possiede diverse proprietà benefiche: esse è utilizzata in ambito omeopatico per combattere gli spasmi intestinali, il vomito ed il singhiozzo; contrasta fenomeni di alitosi, cura patologie emorroidali, stimola la diuresi e concilia il sonno. L’aneto, favorisce il raggiungimento del benessere psico-fisico: è una pianta benefica, la cui coltivazione appassiona frange di utenza legate al concetto di benessere inteso come cura naturale del corpo. Dal punto di vista strettamente botanico, l’aneto è una pianta perenne, coltivata come annuale, dai fiori gialli a forma di ombrello, che producono semi che possono essere utilizzati come spezie per il condimento di diverse pietanze. Il loro aroma è forte e penetrante, ed il loro potere benefico altissimo: una volta raccolti, vengono conservati in barattoli di vetro con chiusura ermetica, affinchè se ne conservi il sapore e la fragranza. Le foglie invece, che come i semi possiedono un aroma molto intenso, vengono congelate, e vanno utilizzate immediatamente dopo lo scongelamento, affinchè conservino il loro intenso sapore e profumo.
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Il clima ed il terreno

fiori aneto L’aneto è una pianta poco esigente, che necessita di pratiche colturali minime. Dal punto di vista climatico, tende a prediligere un clima caldo, tipicamente mediterraneo: che sia collocata in terra, in giardino, in serra o in vaso, la pianta necessita di una costante esposizione al sole. Va tutelata dagli sbalzi di temperatura repentini e dalle condizioni climatiche estreme, con temperature che scendono al di sotto dello zero, che potrebbero comprometterne lo sviluppo. Il terreno ideale per questo tipo di pianta, è un terreno morbido e fresco: è preferibile che sia ricco di humus, e misto, composto da sabbia, ghiaia, torba e argilla. Il terreno va preparato prima della messa a dimora delle piantine, e a seguito di questa, con specifici interventi di sarchiatura, irrigazione e concimazione. Il terreno andrà irrigato con una certa regolarità, lasciando passare un tempo preciso tra un’innaffiatura e l’altra. Prima dell’intervento successivo, si dovrà attendere che i terreno si secchi, poiché queste piante sopportano perfettamente la siccità. Le piante che vengono coltivate in un clima asciutto e ben illuminato, producono semi dal sapore intenso.

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    Tecniche coltivazione aneto

    pianta aneto L’aneto si riproduce per seme: questi vengono sparsi a spaglio, dall’inizio della primavera, all’inizio dell’autunno. Una volta effettuata la semina, si attende il tempo necessario, affinchè le piante stesse crescano; quando spuntano le prime foglie, si procede con l’operazione di diradamento, che consiste nell’eliminare le piantine più deboli, lasciando crescere quelle più robuste e rigogliose. L’aneto viene coltivato anche in vaso, su balconi e terrazze, proprio perché non esige pratiche colturali eccessivamente complesse e costanti: le innaffiature sono molto rare anche se effettuate con puntualità a scadenze regolari, la concimazione va effettuata in una fase precedente a quella dello sviluppo della pianta e queste regole valgono anche per tutte le altre pratiche colturali. Per allungare i tempi di produzione della pianta, sarà necessario recidere le inflorescenze cosi da favorire lo sviluppo di nuovi semi.


    Coltivazione dell'aneto: Benefici ed usi aneto

    fiore L’aneto è ampiamente utilizzato in cucina, per la produzione di aceto, o in diversi altri modi a seconda della tipologia di pietanza: i suoi semi, aiutano a speziare il salmone, cosi come moltissimi altri piatti come insalate, verdure sia crude che cotte, e le zuppe. In passato l’aneto veniva utilizzato dagli Egizi, dai Greci e da numerosi altri popoli per le sue proprietà benefiche: molti ne masticavano i semi per curare fenomeni di epilessia, e per aiutare il corpo a riacquistare forza e vigore. Favoriva la digestione e possedeva proprietà diuretiche e disintossicanti, per cui la sua coltivazione, anche domestica era considerata necessaria.


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