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La pianta di coriandolo, non manifesta particolari esigenze in relazione alla tipologia di terreno: esso deve essere ben drenato e particolarmente fertile. La semina fa effettuata disponendo i semi in un terreno leggero, e coprendoli con uno strato sottile di terreno. I semi vanno disposti per filari, e vanno distanziati a circa settanta ottanta centimetri. La crescita delle pianta va costantemente controllata poiché esse potrebbero accavallarsi una volta sbocciate del tutto; in questo caso, diventa necessario procedere con un’operazione di sfoltimento, che favorisca la crescita delle piante sane. Le innaffiature vanno eseguite con molta parsimonia durante l’inverno, periodo in cui è sufficiente l’irrigazione fornita dalle piogge. Durante il periodo di coltivazione è necessario eseguire costanti operazione di zappettatura, effettuata manualmente, che consente una migliore areazione e di conseguenza una migliore crescita della pianta. Suddetta operazione consente allo stesso tempo di individuare eventuali presenze di parassiti e agenti infestanti.
Il coriandolo è una pianta che presenta un particolare odore acre ed intenso: questa particolarità consente alla pianta di tenere lontani eventuali parassiti e insetti, che potrebbero comprometterne la crescita. La raccolta, avviene durante il periodo estivo, quando la pianta ha raggiunto una buona maturazione: le ombrelle che hanno assunto un colore giallo chiaro, vengono recise e poste al sole ad essiccare, in una zona che sia particolarmente ventilata, cosi da facilitarne l’essiccazione dei semi, utilizzati in seguito come spezie. Le foglie come i semi, possono essere essiccate e poi utilizzare per aromatizzare diversi tipi di pietanze. Il coriandolo è una pianta particolarmente speziata, ampiamente conosciuta per le sue notevoli proprietà benefiche, antispasmodiche e digestive, antinfiammatorie e depurative; la pianta è utilizzata anche per contrastare fenomeni di areofagia e l’emicrania, ed anche per questo veniva utilizzata dagli Egizi e da numerosi altri popoli.
Le foglie della pianta di coriandolo, vengono utilizzate per aromatizzare diversi tipi di pietanze, tra cui, liquori, carni, pesce, salumi, o anche minestre zuppe e diversi primi piatti. Leggende raccontano, che anche durante l’antichità i semi delle piante di coriandolo, venissero utilizzati per alleviare il mal di testa: i semi venivano posti sotto il cuscino a sera, per alleggerire l’emicrania, durante l’arco della nottata. Inoltre il nome della pianta stessa, deriva dall’utilizzo della stessa: i semi, ricoperti di zucchero, venivano lanciati come coriandoli, per cui hanno assunto e conservato questa nomenclatura. Una sola nota negativa a sfavore della pianta, è relativa al suo sgradevole odore, molto simile a quello della cimice. Viene anche apostrofato come prezzemolo cinese.
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