coltivazione del coriandolo

Coltivazione del coriandolo

Il coriandolo è una pianta aromatica, appartenente alla famiglia delle Ombrellifere, anche apostrofata come prezzemolo cinese. Cresce spontaneamente nell’area mediterranea, dove il clima mite ne favorisce la coltivazione. Anticamente, questa pianta aromatica, veniva utilizzata come erba medicinale a scopo terapeutico, per le sue proprietà antiossidanti e depurative. La struttura della pianta, presenta una massa radicale poco ramificata, un fusto eretto e sottile ed una parte aerea espansa e molto ramificata. I fiori del coriandolo, presentano sfumature che variano dal bianco al rosa, ed una forma ad ombrello; spuntano generalmente nel periodo estivo. I semi di coriandolo, che ne costituiscono il frutto, hanno un sapore acre, pungente ed intenso. Il coriandolo è una pianta che predilige ambiento dal clima tendenzialmente mite, per la sua scarsa inclinazione alla sopportazione degli sbalzi di temperatura; il coriandolo infatti, tende a temere i climi freddi, e le temperature al di sotto dello zero. La zona di coltivazione dunque, è fortemente influenzata dal clima, e dalle possibili condizioni favorevoli allo sviluppo: i periodi migliori per la semina corrispondono ai mesi di aprile e maggio, in primavera.
coriandolo fiori

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Condizioni per la coltivazione

foglie di coriandolo La pianta di coriandolo, non manifesta particolari esigenze in relazione alla tipologia di terreno: esso deve essere ben drenato e particolarmente fertile. La semina fa effettuata disponendo i semi in un terreno leggero, e coprendoli con uno strato sottile di terreno. I semi vanno disposti per filari, e vanno distanziati a circa settanta ottanta centimetri. La crescita delle pianta va costantemente controllata poiché esse potrebbero accavallarsi una volta sbocciate del tutto; in questo caso, diventa necessario procedere con un’operazione di sfoltimento, che favorisca la crescita delle piante sane. Le innaffiature vanno eseguite con molta parsimonia durante l’inverno, periodo in cui è sufficiente l’irrigazione fornita dalle piogge. Durante il periodo di coltivazione è necessario eseguire costanti operazione di zappettatura, effettuata manualmente, che consente una migliore areazione e di conseguenza una migliore crescita della pianta. Suddetta operazione consente allo stesso tempo di individuare eventuali presenze di parassiti e agenti infestanti.

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    Caratteristiche specifiche del coriandolo

    coriandolo in vaso Il coriandolo è una pianta che presenta un particolare odore acre ed intenso: questa particolarità consente alla pianta di tenere lontani eventuali parassiti e insetti, che potrebbero comprometterne la crescita. La raccolta, avviene durante il periodo estivo, quando la pianta ha raggiunto una buona maturazione: le ombrelle che hanno assunto un colore giallo chiaro, vengono recise e poste al sole ad essiccare, in una zona che sia particolarmente ventilata, cosi da facilitarne l’essiccazione dei semi, utilizzati in seguito come spezie. Le foglie come i semi, possono essere essiccate e poi utilizzare per aromatizzare diversi tipi di pietanze. Il coriandolo è una pianta particolarmente speziata, ampiamente conosciuta per le sue notevoli proprietà benefiche, antispasmodiche e digestive, antinfiammatorie e depurative; la pianta è utilizzata anche per contrastare fenomeni di areofagia e l’emicrania, ed anche per questo veniva utilizzata dagli Egizi e da numerosi altri popoli.


    coltivazione del coriandolo: Coriandolo in cucina

    Le foglie della pianta di coriandolo, vengono utilizzate per aromatizzare diversi tipi di pietanze, tra cui, liquori, carni, pesce, salumi, o anche minestre zuppe e diversi primi piatti. Leggende raccontano, che anche durante l’antichità i semi delle piante di coriandolo, venissero utilizzati per alleviare il mal di testa: i semi venivano posti sotto il cuscino a sera, per alleggerire l’emicrania, durante l’arco della nottata. Inoltre il nome della pianta stessa, deriva dall’utilizzo della stessa: i semi, ricoperti di zucchero, venivano lanciati come coriandoli, per cui hanno assunto e conservato questa nomenclatura. Una sola nota negativa a sfavore della pianta, è relativa al suo sgradevole odore, molto simile a quello della cimice. Viene anche apostrofato come prezzemolo cinese.


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