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La botrite è una malattia che infetta innumerevoli specie perciò, prima di trovare germogli, foglie e frutti ricoperti di questa polverina grigia, è bene impiegare degli antibotritici in modo da prevenirne l’infezione. Questo prodotto oltre ad essere utilizzato come prevenzione, è usato anche come cura durante le prime fasi di attacco del parassita. Oltre ad essi però, occorre usare dei prodotti atti a evitare il formarsi di spaccature degli acini o di altri frutti, bloccando la propagazione della malattia al loro interno. È utile sapere che la botrite vive un periodo di stasi che coincide con la stagione invernale. Durante questa fase, essa si trova sotto forma di micelio che, allo sbocciare della stagione primaverile, produce conidiofori che saranno trasportati da vento e acqua piovana, su tutta la pianta.
Per poter proteggere le proprie piante e capire come agire, occorre primariamente riconoscere la botrite e in seguito procedere con le fasi successive. È bene fare molta attenzione durante l’analisi del parassita, alla sua posizione e alle zone che colpisce perché, si può andare incontro a una confusione e quindi si cura una malattia diversa ma con sintomi simili, senza raggiungere il risultato sperato. Sulle foglie deve essere presente della muffa grigia, sul fusto invece, si possono osservare delle macchie le quali, sono chiare se appena formate, e col passare del tempo diventano più grandi e scure. Sui frutti è possibile osservare la muffa grigia o, delle macchie di colore scuro che col passare del tempo, portano al marciume e in seguito all’avvizzimento degli acini (nel caso della vite).
La seconda e la terza fase da attuare per evitare i danni da botrite sono la prevenzione e la cura. Utilizzare un prodotto che mantenga intatta la parte esterna dei frutti, è un’azione indispensabile in quanto, la botrite penetra e prolifera all’interno delle lesioni degli stessi, rendendo poi la cura molto più complessa da attuare. Fare particolare attenzione durante la potatura dei rami, durante le annaffiature e utilizzare un terriccio molto drenato perché, è proprio nei ristagni d’acqua che le muffe trovano il loro ambiente ideale per riprodursi e proliferare. La cura consiste nell’uso di fungicidi ricchi di zolfo e rame; se le zone infettate lo permettono, è possibile rimuoverle attraverso potatura e senza lasciare rami, fiori o frutti vicino alla pianta.
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