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Coltivare le ortensie è molto semplice, ma come tutte le cose, per ottenere dei buoni risultati è necessario seguire delle piccole regole. Le ortensie si adattano in quasi tutte le zone del giardino, in quanto tollerano sia il pieno sole che la mezz’ombra. Se coltivate a terra possono estendersi fino a tre metri di larghezza e due metri e mezzo di altezza. Un terreno ricco, sano e umido è essenziale perché questa pianta possa produrre fiori grandi e robusti. E’ bene che l’annaffiatura sia regolare. Per mettere a dimora l’ortensia bisogna procurarsi un arbusto in vaso, composta, bidente e pala. Prima di tutto si scava una buca due volte più larga e alta del pane di terra. Occorre rompere il terreno della buca e aggiungere due o tre centimetri di composta. L’ortensia va tolta dal vaso, smuovendo con cautela il terreno esterno della zolla di terra con la radice. A questo punto la pianta va inserita nella buca in modo che la base dell’arbusto sia a livello del suolo. Se la buca è troppo profonda, si aggiunge della terra. La buca va riempita, compattando intorno alle radici per togliere le sacche d’aria. Si procede con l’annaffiatura e la copertura con pacciame.
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A fronte di alcune semplici cure su come coltivare le ortensie è possibile apprezzare i vistosi fiori durante l'estate. Ci sono infatti alcune operazioni che vanno praticate in determinati periodi dell’anno per evitare che la pianta possa morire. In primavera bisogna procedere con la potatura e la concimazione. I rami danneggiati o morti vanno tagliati e la pianta va concimata alla base con un fertilizzante bilanciato ad azione ritardata: integrandola con solfato di alluminio si avranno ortensie blu, aggiungendo calce si avranno ortensie rosa. In estate vanno eliminati i rami vecchi e danneggiati e gli steli che sono fioriti. L’inizio dell’autunno è il periodo migliore per piantare le nuove ortensie. D’inverno la pianta va ricoperta con pacciame per proteggerla dal freddo. L’ortensia viene spesso colpita dalla muffa pulverulenta, ossia un’infezione che si manifesta sotto forma di polvere bianca sulle foglie, che ingialliscono e infine avvizziscono. Le parti infette vanno tolte e, se l’infezione è grave, bisogna intervenire con un fungicida specifico. I fiori una volta recisi, per farli seccare vanno appesi a testa in giù in un luogo asciutto e buio per qualche settimana.
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