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Le sostanze fondamentali necessarie alla pianta sono tre. La prima è l'azoto, molto importante perché è la meno presente nei terreni. Questo elemento favorisce lo sviluppo e la produzione dell'olivo. Il fosforo è coinvolto nella divisione cellulare, nella crescita delle radici e dei tessuti meristematici (corrispondenti alle cellule staminali animali). Il potassio interviene nel metabolismo degli zuccheri, determinando la sintesi dell'amido. Oltre che di questi macroelementi, la pianta ha bisogno anche di quantità più ridotte di manganese, zinco, ferro, calcio e boro (microelementi). La concimazione può essere realizzata in maniera tradizionale, mediante concime organico (letame), con concimazione fogliare, fornendo fertilizzante liquido diluito nell'acqua di irrigazione, e con concimazione a spaglio. Un altro nuovo tipo di concimazione prevede di triturare le fronde e i rametti prodotti dalla potatura, spargerli sul terreno alla base della pianta e ricoprire con la terra.
Il concime di impianto ha lo scopo di incrementare la fertilità biologica ed il contenuto di elementi naturali per favorire l'accrescimento dell'olivo e quindi la produttività. Questa operazione va eseguita nella stagione primaverile su terreno compatto. In seguito sarà interrato mediante aratura oppure con una lavorazione superficiale. Per realizzare la concimazione dell'olivo in questa fase si utilizza dello stallatico maturo di origine bovina o ovina o anche concimi organici come compost e pollina integrati con azoto o con la pratica del sovescio. La concimazione di allevamento si effettua nei primi 3-4 anni dall'impianto dell'olivo con l'obiettivo di velocizzare lo sviluppo della chioma dell'albero e delle radici. Le dosi di fertilizzante saranno crescenti col passar del tempo, secondo l'età, la grandezza e la crescita dell'apparato radicale. Verrà fornito solo azoto con 2-3 somministrazioni annuali, dalla ripresa vegetativa alla primavera.
La concimazione di produzione va praticata quando la pianta ha concluso lo sviluppo vegetativo ed inizia a produrre i frutti. Questa operazione favorisce la fruttificazione e garantisce il rinnovamento della chioma e delle radici. La concimazione di produzione azotata si fraziona in due momenti dell'anno soltanto dove è prevista un'irrigazione di soccorso. Due terzi di essa vanno dati prima della ripresa vegetativa, tra febbraio e marzo, ed il resto prima della fioritura, tra maggio e giugno. In caso di scarsa produzione di fiori è consigliabile non effettuare la seconda concimazione per non stimolare lo sviluppo di succhioni e polloni. Quando a fine inverno ed inizio primavera si prevedono piogge intense è bene eseguire una concimazione azotata. Fosforo e potassio invece, già abbastanza presenti nel suolo, vanno forniti ogni 4-5 anni.
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