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Per recuperare la lucidatura, basta usare una miscela composta da acqua calda, un tappo di sapone di Marsiglia in polvere, mezzo bicchiere di sale grosso e due cucchiai da minestra di bicarbonato di sodio. Il composto va disteso, non sfregato, lasciato agire per mezz'ora e sciacquato. Si completa il lavoro con un passaggio con la lucidatrice o un panno morbido. Le pulizie settimanali si fanno con acqua e alcool in parti uguali a cui su aggiunge una dose di cera. Un altro rimedio domestico, particolarmente adatto per delle zone circoscritte, è sfregare energicamente l'ombreggiatura con la buccia della mela; il marmo chiaro, che presenta anche delle macchie giallognole, si pulisce con un batuffolo di cotone imbevuto di acqua ossigenata e successivamente lavato e asciugato, mentre quello scuro si lucida con un cucchiaio di detersivo per lavatrice, un cucchiaio d'aceto bianco ed acqua sufficiente per un'emulsione. Un trattamento più drastico prevede una passata con una speciale pietra pomice e poi con dischi a gramatura variabile che si sfregano con una pasta lucidante.
I pavimenti naturali in legno sono di due tipologie: trattati ad olio o verniciati. Nel secondo caso, se il pavimento è particolarmente opaco e non presenta graffi profondi, è sufficiente sfregarlo con una sottile carta abrasiva, pulirlo a fondo e passare una nuova mano di vernice. Il parquet trattato ad olio è molto più delicato e la lucidatura diventa indispensabile per eliminare anche le macchie e gli aloni. Va pulito a fondo con un solvente specifico per pavimenti in legno naturale, acquistabile nei negozi di bricolage, e successivamente trattato con l'olio protettivo, scelto in base alla varietà. Per un risultato sicuro, bisogna fare due o tre passate a distanza di quindici giorni l'una dall'altra e successivamente una volta all'anno. In questo modo si dà tempo, alla parte esterna del legno, d'impregnarsi, consolidarsi e ritornare nuovamente luminosa.
Per rendere lucidi i mobili, senza ungerli o impastarli con l'olio, bisogna usare della cera all'encausto, cioè un'emulsione di cera d'api, pura, mischiata ad una ugual dose di trementina. E' importante che la cera non contenga paraffina o acqua. Si prepara in casa, a bagnomaria, facendo molta attenzione, perché la soluzione è altamente infiammabile. E' anche un discreto anti-tarlo. Dopo aver velocemente sgrassato il mobile con un panno e la trementina, si spennella abbondantemente la superficie con la preparazione ancora tiepida, la si lascia penetrare e subito dopo si stende, a tampone, uno strato di cera solida, sfregando energicamente per riempire le fessurazioni. Si conclude il lavoro tirando a specchio il mobile, usando un panno morbido o il trapano su cui è montato un disco di lana di pecora.
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