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Se si vuole imparare come fare una saldatura da soli innanzitutto si deve sapere che l’operazione non è istintiva ma bisogna acquisire una certa tecnica: infatti ci vorrà un po’ di pratica prima di fare ottime saldature! Come prima cosa devi procurarti un buon saldatore, evitando quelli a pistola perché non si riscaldano subito. È consigliabile usare un saldatore comune a punta, con i quali, premendo il pulsante, puoi portare la potenza a 50 Watt per fare delle saldature più grandi.
Se invece vuoi investire più soldi in un’operazione che può anche diventare un hobby, puoi comprare una stazione saldante che ha la regolazione termica e con la punta puoi fare delle saldature impeccabili!Per fare una saldatura corretta devi imparare a usare un po’ tutti i tuoi sensi: devi utilizzare bene la vista per sapere dove stai saldando; devi usare il tatto per riuscire a guidare sia la mano che il braccio per avere un buon avanzamento del saldatore. Devi infine saper usare l’udito per riuscire a sentire se la fusione avviene in modo costante e corretto. Devi quindi fare prima di tutto un buon allenamento con materiali di scarto.Per sapere se la saldatura è ottima basta guardare bene alcune cose, in particolare: la saldatura si deve presentare lucida e con forma regolare. Se la saldatura è opaca oppure porosa o ha forma irregolare, potrà darà dei problemi al passaggio di corrente. Un’altra cosa che devi sapere prima di imparare come fare una saldatura è che nello stagno c’è una quantità piccola di disossidante il quale fa aderire lo stagno meglio al circuito stampato. Se il disossidante non si fa evaporare completamente le saldature non riescono bene e si ottiene una cattiva conduttività nella zona saldata. Il disossidante è una cera che vedi saltare a piccolissime gocce quando si saldi le quali, se arrivano sulla tua mano ti possono scottare un po’, ma niente di più.
Innanzitutto devi inserire i componenti da saldare nel circuito. Poi devi poggiare la punta del tuo saldatore in maniera da riscaldare nello stesso tempo sia il componente che la piazzola del tuo circuito. Quindi, lasciando un po’ la punta devi avvicinare lo stagno poggiandolo proprio sulla piazzola e anche sul componente, non sopra la punta. Non appena lo stagno comincia a sciogliersi devi farne depositare una quantità che è necessaria per la saldatura. Non è assolutamente necessario abbondare nella quantità per riuscire a realizzare un’ottima saldatura corretta. A questo punto devi allontanare lo stagno lasciando però la punta ferma sulla saldatura. Puoi osservare che sembra che lo stagno bolla. Lasciando sempre la punta ferma per ancora due secondi vedrai che lo stagno non bolle più: significa che è evaporato il disossidante. Ora puoi allontanare la punta lentamente senza muovere in nessun modo il circuito con cui stai lavorando. Lascia trascorrere alcuni secondi e vedrai che lo stagno si sarà solidificato. Ora, se vedi che la saldatura ha un’ottima fattura puoi proseguire. Se invece la saldatura è venuta fredda devi togliere lo stagno mediante una apposita pompetta chiamata "tirastagno" e riprovare a fare una saldatura daccapo, questa volta corretta.
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