Come coltivare l'agrifoglio

Una pianta legata al Natale

L'agrifoglio è un arbusto che si può trovare facilmente anche allo stato naturale. Ne esistono oltre 400 varietà, ma quella più comune in Italia si chiama Ilex aquifolium, detto anche alloro spinoso. Le principali caratteristiche da cui si può riconoscere l'agrifoglio sono le sue foglie, che hanno bordi seghettati e pungenti, e le sue bacche rosse, che lo coprono in inverno. L'agrifoglio è una pianta che si associa alle festività natalizie, ma fin dall'antichità, da molto prima dell'avvento del cristianesimo, è stata considerata una pianta ben augurante, e che offre protezione alla casa che la adotta. Per la religione cristiana, essa rappresenta le spine della corona di Gesù e il suo sangue, identificato nel rosso delle bacche. In passato l'agrifoglio si usava per decorare le case a Natale, perchè anche i più poveri potevano trovarne facilmente dei rami.
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Le caratteristiche dell'agrifoglio

Disegno botanico di ilex aquifolium L'agrifoglio si trova diffuso in tutta Europa, specie nell'area del mediterraneo. Come si diceva, si tratta di una specie arbustiva che appartiene alla famiglia delle aquifoliaceae, e che in natura può raggiungere anche i 20 metri di altezza, per quanto in genere i suoi cespugli abbiano dimensioni molto più ridotte. La chioma ha forma piramidale, con foglie dai bordi frastagliati e pungenti, più acuminate nella parti basse. Il fusto è molto ramificato e i rami hanno corteccia liscia, di colore verde o grigio. L'agrifoglio è una pianta dioica, ovvero ne esistono due varietà, quella maschile e quella femminile. La pianta maschile fa fiori gialli, quella femminile li fa bianchi, ed è quest'ultima che poi produce le bacche, per avere le quali è necessario che le due varietà siano vicine.

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    Come coltivare l'agrifoglio

    Cespuglio di agrifoglio Se si desidera avere nel proprio giardino un bel cespuglio di agrifoglio, si devono solo avere alcune accortezza nel suo posizionamento e nella sua crescita, ma per il resto l'arbusto farà quasi tutto da solo. Per prima cosa, bisogna accertarsi di avere sia un esemplare maschio e uno femmina, come si diceva, se si desidera vedere le belle bacche rosse. L'agrifoglio si può piantare usando i semi, che si trovano all'interno delle drupe (bacche), o per talea. Nel primo caso i semi vanno piantati in inverno e germineranno in primavera. La talea invece deve essere prelevata a primavera inoltrata o fine estate. Il terreno deve essere sabbioso e drenante, perché l'agrifolgio teme assolutamente i ristagni di acqua. L'agrifoglio deve essere annaffiato con regolarità solo finché è giovane, poi spesso gli sono sufficienti le precipitazioni naturali. Non ha bisogno di potature.


    Come curare l'agrifoglio

    Foglie e bacche di agrifoglio Altri accorgimenti su come coltivare l'agrifoglio riguardano i parassiti da cui eventualmente potrebbe essere attaccato, o le malattie che potrebbe contrarre. La prima cosa a cui fare attenzione è evitare che si creino dei ristagni idrici intorno alle radici, perchè questo farebbe marcire il cespuglio di agrifoglio. Inoltre, afidi e cocciniglia potrebbero annidarsi tra i suoi rami e le sue foglie, quest'ultima specialmente durante un periodo particolarmente secco e caldo. Questi parassiti possono essere eliminati lavando le foglie, e usando dei prodotti appositi. Per avere un agrifoglio sano e robusto, e ricco di foglie e frutti, si deve evitare di spostarlo o travasarlo: in genere dopo un simile trattamento perde tutte le foglie, finchè non si è nuovamente ambientato. Resiste bene al freddo, ed è fortemente ornamentale anche quando non ha le bacche, perchè le sue foglie sono di un bel verde lucido.



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