maggiorana coltivazione

La maggiorana

La maggiorana è una pianta perenne, diffusa, in modo particolare, nelle location che ne favoriscono la crescita e lo sviluppo. E’ un’erbacea, aromatica, similare rispetto a tante altre piante erbacee, dal portamento cespuglioso: è caratterizzata da un fusto dritto, che raggiunge i trenta centimetri di altezza circa, con foglie ovali di un verde brillante ed intenso, con fiori di colore bianco e rosa, che spuntano in grappoli, come a formare una spiga. La maggiorana trova il suo habitat naturale in più continenti, tra cui quello africano, quello asiatico e nelle zone bagnate dal mar Mediterraneo. Le radici della pianta di maggiorana non raggiungono grandi profondità, ma restano ancorate alla parte superiore del terreno. E’ una pianta che si contraddistingue per il suo particolare odore, e per il suo aroma intenso e fresco. La maggiorana, segue le pratiche colturali tipiche di tutte le piante erbacee, tecniche di coltivazione estremamente semplici ma necessarie a favorire un sano sviluppo della pianta.
rametti maggiorana

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Coltivazione della maggiorana

foglie maggiorana La maggiorana predilige un clima mite, come la maggior parte delle piante erbacee: non tollera temperature che scendono al di sotto dello zero, o climi aridi ed afosi che potrebbero determinarne la secchezza. Va piantata o cresce spontanea in terreni morbidi e composti, che abbiano una forte capacità drenante, e che siano particolarmente fertili. Gradisce l’esposizione costante al sole, infatti questo fattore è l’elemento chiave per un corretto sviluppo della pianta. Prima di effettuare la semina, si eseguono delle operazioni di preparazione del terreno: questo andrà ampiamente vangato, cosi che la terra possa essere sempre fresca e ben areata; al terreno smosso, andrà aggiunto del letame maturo, utile a favorire la fertilizzazione, che andrà poi coperto con zolle di terra, che serviranno a ricompattare e a livellare il terreno. I semi andranno sparsi su tutta la superficie, avendo ben cura di effettuare le innaffiature con uno spruzzino per il primo mese che segue la semina. Al momento della crescita, le piante dovranno subire un diradamento, con l’eliminazione delle piantine più deboli che lasceranno spazio a quelle più forti e solide.

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    Tecniche colturali maggiorana

    fiori maggiorana Se si desidera seminare in semenzaio, ci si dovrà procurare prima una cassetta di plastica o legno bassa e chiusa sui lati, all’interno della quale andrà sistemato il terreno composto; i semi, miscelati a sabbia, andranno sparsi su tutto il terreno, e andranno spinti in profondità con un’astina di legno. Il terreno andrà coperto con un telo di plastica. Come per la semina in terra, per i primi venti giorni circa, dovranno essere effettuate diverse innaffiature, cosi da favorire lo sviluppo della pianta. Quando le piantine saranno cresciute, il semenzaio andrà esposto costantemente al sole, ed andranno eliminate le piantine deboli. Meno proficue, sono le tecniche di moltiplicazione per talea, per divisione di cespi. Le pratiche colturali di cui necessita la pianta sono le classiche tecniche di cui necessitano tutte le altre appartenenti alla medesima specie.


    maggiorana coltivazione: Suggerimenti sulla coltivazione della maggiorana

    maggiorana in vaso Le pratiche colturali come innaffiatura, concimazione, raccolta, seguono lo stesso iter operativo seguito per le erbacee: si innaffia maggiormente nei primi mesi di vita della pianta, quindi durante la fase vegetativa, per poi diradare il numero delle innaffiature necessarie; la media è di una/due volte a settimana, controllando sempre che il terreno sia perfettamente asciutto. Le innaffiature, possono essere effettuate anche con un nebulizzatore cosi da fornire acqua anche alla parte più superficiale della pianta. I ristagni idrici, sono particolarmente temuti dalla maggiorana, per cui vanno attentamente evitati. Il processo di concimazione viene eseguito prima della semina, ma per le piante di maggiorana più rigogliose, è preferibile diluire azoto nel terreno, durante la fase di riposo vegetativo. La pacciamatura va eseguita con l’avvicinarsi dell’afa, in modo da permettere al terreno di restare fresco: si esegue aggiungendo paglia e rametti su tutta la superficie.


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