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Il ribes, necessita di un terreno leggermente acido, con un valore del ph vicino al sei. Prima della messa a dimora, va effettuata la concimazione del terreno, e la fertilizzazione dello stesso, con elementi naturali come il potassio ed il magnesio, disponibili in soluzione liquida, che favoriscono l’integrazione di elementi necessari allo sviluppo della pianta. Il terreno deve inoltre essere ben vangato, areato ed irrigato, cosi da renderlo costantemente umido e fresco. Prima della messa a dimora, dovranno essere eseguite diverse operazioni, quali la pulizia del terreno, la rimozione delle erbe infestanti e dei sassi, l’irrigazione, la concimazione e la fertilizzazione a cui segue la pratica di buche di circa quaranta centimetri, utili per la messa a dimora. Prima della messa a dimora, le radici, dovranno essere inumidite con del fango, cosi che conservino alto il tasso di umidità durante la fase vegetativa della pianta, favorendone lo sviluppo. Il ribes, va poi piantato e le sue radici coperte con la terra fino a raggiungere l’altezza del colletto, compattando la terra, attorno all’arbusto, irrigando il terreno all’altezza delle radici. E’ preferibile scegliere le piantine già formate per la messa a dimora, invece dei semi: il ramo di talea, o la piantina in miniatura, hanno una crescita più rapida rispetto a quella che parte dal seme, che necessita di numerose attenzioni.
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Le pratiche colturali di cui necessita il ribes, sono: innaffiatura, potatura di produzione, sarchiatura, pacciamatura. Le innaffiature vanno effettuate in modo costante e frequente, ma è preferibile non favorire i ristagni idrici, che potrebbero determinare la comparsa di funghi e muffe, principale causa di patologie incurabili che possono determinare lo sfiorire della pianta. Il ribes si sviluppa in collina e in montagna, per cui è costantemente a contatto con un’aria umida e fresca, e con un clima tendenzialmente piovoso. Le irrigazioni, vanno regolate in relazione al clima e alla temperatura, aumentandone la frequenza durante i periodi caldi. La potatura, è definita di produzione, perché tende a favorire la crescita di nuovi rami e di nuove gemme; va eseguita con cesoie affilate, praticando un taglio netto, sui rami più interni. Circa una volta l’anno, è necessario effettuare un lavoro di sarchiatura del terreno, pratica che consiste nell’eliminare tutte le erbe infestanti che potrebbero danneggiare la crescita della pianta.
Il ribes, teme l’attacco di afidi e cocciniglie, che possono essere eliminati con degli specifici antiparassitari. Le patologie causate da muffe come l’oidio, la muffa grigia e il mal bianco, vanno combattute, attraverso la forma preventiva, evitando ristagni idrici e pratiche colturali erronee. Il ribes, può essere anche pianato in vaso, poiché la sua grandezza è composta, per cui può essere coltivato anche in terrazzo o in giardino, scegliendo un vaso di circa venti centimetri di diametro, in plastica, materiale che favorisce la conservazione dell’umidità del terreno. Il ribes, è molto utile per contrastare la pesantezza delle gambe, poiché contiene flavonoidi, elementi indispensabili per una corretta circolazione sanguigna.
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