Calcestruzzo alleggerito

Come ottenere un calcestruzzo alleggerito

Per ottenere un calcestruzzo alleggerito vi sono tre alternative. Nella prima si interviene esclusivamente sugli aggregati e consiste nella sostituzione, parziale o totale, degli elementi litici ad alta densità con granuli leggeri (argilla espansa, polistirolo, polistirene espanso). Nella seconda si aggiungono alla miscela di calcestruzzo (in realtà è una malta cementizia essendo costituita da cemento, acqua e sabbia) delle particolari sostanze chimiche, denominate aeranti, capaci di sviluppare elevate quantità di schiuma (o di gas). La terza, infine, è la combinazione dei primi due metodi.Alla prima alternativa si ricorre nel caso in cui si debba confezionare un calcestruzzo alleggerito strutturale, mentre la seconda è utilizzata per la preparazione di miscele ad elevata resistenza termica.
Granuli di argilla espansa

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Gli impieghi del calcestruzzo alleggerito strutturale

Calcestruzzo leggero strutturale Si ricorre ai calcestruzzi leggeri strutturali quando, come nel caso dei restauri architettonici, si ha necessità di non gravare eccessivamente sulle fondazioni esistenti. Ad esempio, un solaio in calcestruzzo alleggerito ha, mediamente, un peso proprio inferiore del 20-25% rispetto ad un calcestruzzo classico, realizzato con aggregati naturali. Anche nelle zone dichiarate sismiche, dove la riduzione dei pesi propri delle strutture è un obbiettivo fondamentale della progettazione strutturale, i calcestruzzi alleggeriti sono da preferirsi a quelli normali di densità più elevata.Di contro, dal punto di vista delle resistenze meccaniche, i calcestruzzi alleggeriti non hanno le stesse performance di quelli normali; questo divario si accentua man mano che si raggiungono densità sempre più basse. Del resto è noto che lo scheletro litico, cioè la natura degli aggregati, determina la resistenza della miscela.

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Utilizzo non strutturale del calcestruzzo alleggerito

Calcestruzzo alleggerito con additiviDosando opportunamente gli aggregati leggeri e gli additivi aeranti, si ottengono calcestruzzi caratterizzati da densità inferiori a 1.000 Kg/mc, buone resistenze al fuoco e all'isolamento termico, ottima pompabilità anche ad altezze considerevoli. Queste caratteristiche sono adatte per la formazione di pareti tagliafuoco, massetti in pendenza sui terrazzi e come sottofondo per i pavimenti.Nella realizzazione dei massetti è buona norma ricoprire l'estradosso del solaio con dei rotoli di materiale plastico, ad esempio, polietilene, i cui bordi si sovrapporranno per circa 10 cm. In tal modo si potrà eseguire il getto del calcestruzzo su una superficie asciutta ed indipendente dal sottostante solaio. La superficie del getto deve essere mantenuta umida per evitare l'insorgere di fessure dovute, soprattutto nella stagione calda, a rapide essiccazioni.


Calcestruzzo alleggerito: Come fare il carotaggio del calcestruzzo

Carotaggio di un muro in calcestruzzo Qualunque manufatto strutturale in calcestruzzo di cemento deve essere controllato dopo la sua esecuzione. Il controllo, previsto dalle attuali normative è demandato al direttore dei lavori e all'impresa esecutrice, nei limiti delle rispettive competenze.In generale i controlli vertono sulla rispondenza delle caratteristiche di resistenza del manufatto alle indicazioni progettuali. Così, ad esempio, nel caso di un pilastro o di una parete portante in calcestruzzo, il direttore dei lavori può disporre l'esecuzione di carotaggi.Personale specializzato, attrezzato con un utensile cilindrico cavo (collegato ad un motore elettrico) munito all'estremità di una corona diamantata, estrae dal manufatto una carota di calcestruzzo, cioè un cilindro di dimensioni normalizzate. Il cilindro sarà poi sottoposto presso un laboratorio ufficiale a test di compressione.



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