Permessi per i lavori di ristrutturazione

Permessi per lavori di ristrutturazione: linee generali

Prima di effettuare riparazioni edili, è bene capire quali sono i permessi per lavori di ristrutturazione, come e dove intervenire. Innanzitutto occorre analizzare ed elencare l’eventuale presenza di vernici o materiali pericolosi e sostituirli con prodotti non tossici; evidenziare le zone da ristrutturare, il tipo di tecnica da utilizzare, il luogo e le condizioni in cui operare. Dopo aver preso tutti gli accorgimenti necessari, bisogna stilare una lista dei lavori e presentarla al comune presso il quale si trova l’edificio da ristrutturare, con conseguente acquisizione dei permessi indispensabili per iniziare i lavori seguendo le leggi vigenti. Secondo il lavoro da eseguire, bisogna richiedere precisi permessi, tra di essi ci sono: l’edilizia libera, il CIL e la SCIA. Inoltrati tutti i permessi, passati i venti giorni, i lavori potranno iniziare. Se ci si avvale della legge 47 e articolo 26, le ristrutturazioni potranno iniziare il giorno stesso della presentazione della documentazione precedentemente citata.
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Permessi per lavori di ristrutturazione: edilizia libera

casa I permessi per lavori di ristrutturazione non sono necessaria se si parla di edilizia libera. A questa categoria appartengono: l’eliminazione di barriere architettoniche, la manutenzione ordinaria, alcuni interventi di attività agricola e temporanee ricerche nel sottosuolo. Alla manutenzione ordinaria appartengono tutti quegli interventi volti alla riparazione, alle finiture e alla sostituzione d’impianti in modo tale da mantenere la struttura originaria dell’immobile. In altre parole, non occorrono permessi per rifare l’impianto idraulico e dell’acqua, per cambiare interruttori, per tinteggiare e rifare le pavimentazioni dell'abitazione. Inoltre, questi lavori possono essere eseguiti direttamente dal proprietario della casa. Anche per eliminare barriere architettoniche non serve alcun permesso mentre, per la loro realizzazione sì. Le ricerche nel sottosuolo non necessitano, come anche movimenti terra inerenti l’esercizio agricolo, di adempimenti burocratici.

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Permessi per lavori di ristrutturazione: CIL o CILA

ristrutturazione La CIL è la comunicazione inizio lavori che deve essere presentata secondo il tipo di lavoro che s’intende iniziare. A questa categoria appartiene la manutenzione straordinaria. Si tratta d’interventi volti a rinnovare o sostituire pareti, realizzare porte interne, integrare servizi igienico-sanitari. Per questi lavori occorre comunicare l’inizio delle attività, trasmettere i dati dell’impresa che farà i lavori e una relazione tecnica stilata da un tecnico. La CIL serve anche per l’installazione di pannelli termici (fotovoltaici e solari), la creazione di finitura e pavimentazione degli spazi interni e per tutte quelle opere indispensabili per esigenze temporanee e contingenti le quali, saranno rimosse entro 90 giorni dalla cessazione dell’attività. E' conveniente non confondere la CIL con la SCIA (questa sta via via sostituendo la tradizionale Denuncia Inizio Attività).


Permessi per i lavori di ristrutturazione: Permessi per lavori di ristrutturazione: SCIA

La SCIA (segnalazione certificata d’inizio attività) appartiene alla categoria di permessi per lavori di ristrutturazione che deve essere presentata se si svolge uno dei seguenti lavori: ristrutturazione edilizia, restauro e risanamento conservativo, varianti a permessi di costruire. La ristrutturazione edilizia racchiude tutti quei lavori volti a trasformare l’edificio nel suo insieme, avendo come risultato una struttura diversa dalla precedente. Il restauro e risanamento conservativo mantengono la struttura principale rinnovando gli elementi danneggiati, inserendo accessori, impianti ed eliminando parti estranee dell’edificio stesso. Infine ci sono le varianti ai permessi a costruire. Esse non intaccano né la destinazione d’uso né la volumetria dell’edificio. E’ utile sapere che, oltre ai permessi per lavori di ristrutturazione, occorre inviare presso il comune in cui si trova l’immobile da ristrutturare, la DIA, acronimo di Denuncia Inizio Attività. Essa ha un’attesa di circa 30 giorni e riguarda lavori conformi ai regolamenti edilizi e quelli conformi agli strumenti urbanistici. Da ricordare che questa documentazione si sta sostituendo con la SCIA.



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