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Una fresatrice a testa fissa di solito si utilizza per piccole lavorazioni, mentre quella a testa mobile costituisce dei centri di lavoro di maggiori dimensioni. Le fresatrici possono essere sia a controllo manuale sia automatico, nel secondo caso si parla di macchine a controllo numerico. Esistono macchine a controllo numerico in grado di cambiare gli utensili di taglio, rendendo in questo modo il processo di lavorazione completamente automatizzato. Le fresatrici sono in grado di svolgere moltissimi compiti, dalla foratura alla rettifica dei pezzi, le alesature, i tagli e anche gli arrotondamenti, configurandosi, così, come un ottimo strumento di lavoro. La struttura di una fresatrice deve essere molto solida e robusta in modo da resistere alle notevoli sollecitazioni e vibrazioni che si creano durante la lavorazione. Per ridurre queste problematiche si utilizzano anche dei liquidi lubrificanti che garantiscono un buon raffreddamento della punta e sono in questo modo anche in grado di ridurre lo sforzo sul motore e sui sostegni. Esistono fresatrici sia verticali sia orizzontali a seconda della tipologia di lavorazione.
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La fresatrice orizzontale presenta un gruppo di taglio che viene montato su una guida laterale e serve principalmente per la spianatura di blocchi oppure per la realizzazione di fessure, di incavi o di tasche. La fresatrice verticale ha un motore che viene montato su un asse verticale libero di muoversi, quindi combinando il movimento del piano con quello della testa rotante si ottengono manovre tridimensionali. Esistono anche fresatrici più grandi che possiedono più di 4 assi per ottenere lavorazioni molto più precise. Soprattutto nelle fresatrici verticali vengono utilizzati lubrificanti in grado di facilitare il lavoro, ma anche di consentire alle polveri di addensarsi e di poter essere eliminate facilmente. In base alla tipologia di fresatrice si possono poi scegliere frese adatte per ogni tipologia di intervento.
Le frese possono essere raggruppate in base alla loro forma e funzionamento. Le frese cilindriche si dividono in quelle da spianatura e quelle da taglio. La tipologia si distingue per la presenza di lame nella parte anteriore in grado di intaccare la superficie del blocco da lavorare. Il secondo tipo invece serve per la lavorazione di pareti verticali. La fresa sferica viene invece impiegata per effettuare compiti di perfezionamento, levigando e lisciando meglio le superfici. La fresa troncoconica viene impiegata generalmente per eseguire lavorazioni di finitura su pezzi precedentemente lavorati. Esistono anche frese con forme particolari che servono per lavori specifici e possono essere coniche, a punta, o a forma di ellisse. In genere le fresatrici verticali vengono realizzate in acciaio per conferire maggiore resistenza e contrastare i fenomeni di corrosione, senza comprometterne la manegevolezza. Esistono anche fresatrici verticali in leghe dure di cobalto, cromo e tungsteno oppure realizzate con carburi metallici.
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