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Il nome stucco veneziano deriva dal fatto che probabilmente in Italia è stato usato per la prima volta a Venezia, città dalle peculiari condizioni ambientali che richiedevano di proteggere le pareti dall'umidità dell'aria e dall'alta marea che toccava le mura delle case fin dalle fondamenta. Tuttavia la tecnica è antichissima ed era già conosciuta oltre 5.000 anni fa, nell'antico Iran. Le caratteristiche dello stucco veneziano lo rendono indicato soprattutto per locali raffinati ed eleganti. I colori possono tenui e delicati, come le tinte pastello, ma volendo anche più forti. Comunque, data la particolare tecnica, la lavorazione può essere adattata agli ambienti moderni e più informali. In ogni caso, questi tipo di decorazione darà stile e luce alla casa. Inoltre è semplice da applicare, non ha odori, è ignifugo, non attira la polvere, si può anche riparare ed è traspirante.
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Lo stucco veneziano è un eccellente esempio dell'attenzione nella selezione dei materiali e delle tecniche di applicazione per ottenere un risultato durevole nel tempo e, contemporaneamente, dotato di valore artistico. Al tempo della Repubblica di Venezia, questo particolare tipo di intonaco decorava pareti e soffitti dei palazzi, arricchito dalla speciale finitura superficiale, da pitture e fregi in basso ed alto rilievo. Lo stucco veneziano classico è caratterizzato da una sovrapposizione di 6 strati. I primi 3 interni, composti principalmente da acqua, calce spenta e sabbia, formano uno spessore di 2 cm, e gli altri 3 esterni, in cui la sabbia è sostituita da polvere di marmo, hanno uno spessore di 5 mm e costituiscono il cosiddetto marmorino. Allo stucco venivano aggiunti pigmenti coloranti estratti dalla terra oppure polvere di vetro colorato. Poi la successiva lucidatura con cere vegetali o animali, conferiva l'aspetto di un vera pietra di marmo.
Al giorno d'oggi, lo stucco veneziano a spatola prevede non più di tre mani, effettuate con prodotti pronti composti principalmente da calce, cemento bianco e gesso. Va utilizzato 1 kg di prodotto per ogni mq a cui si aggiunge il colore. La miscelazione deve essere omogenea e si attua tramite la frusta di un trapano. Si stende la prima mano di stucco e, dopo che si sarà ben asciugato, si carteggia con grana sottile. Si passa poi la seconda e la terza mano, dividendo il chilo di stucco in questo modo: 700 g per la prima passata, 200 g per la seconda e i rimanenti 100 g per l'ultima. Si utilizza il frattazzo per levigare lo stucco veneziano sulla parete. Quando saranno passate 36 ore dalla fine del lavoro, si dovrà stendere della cera sintetica o naturale, da lucidare, dopo qualche minuto, con un panno. Le caratteristiche dello stucco veneziano esalteranno il valore e la bellezza dell'ambiente domestico.
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