Come coltivare il grisantemo

Come coltivare il crisantemo

Per imparare come coltivare un crisantemo bisogna tenere a mente alcune semplici cose: innanzitutto, i crisantemi devono essere piantati in luoghi soleggiati; di solito non temono il freddo, ma durante inverni molto rigidi e con gelate le foglie potrebbero danneggiarsi. Tuttavia non c’è da preoccuparsi troppo, perché dal ceppo di radici poi si formeranno nuove foglie col sopraggiungere della primavera. Molte varietà di crisantemo hanno fusti molto lunghi, dunque è preferibile mettere a dimora queste piante in zone riparate dal vento. Normalmente il crisantemo predilige climi miti, con temperature sui 16-18°. Se di notte la temperatura scende fino a 7° è possibile che le foglie si ingialliscano. Se il crisantemo viene tenuto al chiuso, deve stare comunque in una zona luminosa e arieggiata, ma riparata dalle correnti fredde. L’esposizione alla luce solare è importante perché senza luce i boccioli dei fiori non si aprono ma si seccano e poi cadono. In primavera è consigliabile comunque spostare i vasi all’esterno fino alla fine di settembre per ottenere una fioritura più bella e duratura.
Un vaso di crisantemi gialli

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Crisantemi irrigazione e terreno

Piante di crisantemo dai vari colori Per coltivare i crisantemi bisogna scegliere terreni sciolti, soffici, areati e soprattutto ben drenati. Al terriccio è sempre meglio aggiungere del letame e poi anche della sabbia, proprio per favorire il drenaggio. In primavera e in estate queste piante vanno annaffiate saltuariamente, solo quando il terreno è ben asciutto perché è bene che non rimanga mai umido. Anche in inverno vanno annaffiate sporadicamente, solo in mancanza di piogge. Gli esemplari in vaso, specie se tenuti all’interno, vanno irrigati con maggiore regolarità, evitando sempre i ristagni d’acqua. Da marzo a ottobre bisogna concimare i crisantemi con del concime per piante da fiore ogni due settimane. Per ottenere un’altra pianta si può operare una talea, in autunno o a inizio primavera: di solito i rami radicano facilmente, anche se posti direttamente nel terreno senza passare per il vaso. Il crisantemo può essere spesso colpito da malattie e parassiti, quali la cocciniglia, i tripidi e gli acari, problemi per le foglie che vengono danneggiate. Per combatterli basta usare degli insetticidi specifici.

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    Crisantemo origini

    Un esempio di crisantemo pompon bianco I crisantemi che conosciamo noi oggi nascono dall’incrocio di due specie diverse, originarie dell’Asia: il crisantemo moriifolium e il crisantemo indicum. Negli anni, attraverso gli incroci tra queste due specie selvatiche, sono nate e prosperate tante specie diverse, alcune molto particolari, come i crisantemi cosiddetti pompon, che hanno i fiori di forma sferica, oppure i crisantemi spider, che hanno petali laterali molto allungati e irregolari. In totale, esistono circa 37 specie diverse di crisantemo, tutte originarie dell’Asia e dell’Europa: appartengono alla famiglia delle Asteraceae e la loro coltivazione è iniziata in Cina oltre 2000 anni fa. La pianta è approdata in Europa nel 1600 e venne chiamata crisantemo, che in greco significa fiore d’oro, perché la prima specie importata nel vecchio continente aveva i fiori gialli. Nel 1800 la coltivazione si è diffusa ovunque, sia nelle serre come fiore da taglio, che nei giardini come pianta ornamentale.


    Come coltivare il grisantemo: Crisantemo usi

    Un esempio di crisantemo spider I crisantemi vengono coltivati come piante ornamentali oppure come fiori da taglio. In Italia sono usati soprattutto nei cimiteri e la loro coltivazione in casa non è molto diffusa. Tuttavia, per i loro colori variegati e per le loro specie dalle forme diverse, averli in giardino significa vivacizzare l’ambiente. Il crisantemo ha poi un uso medicinale: dalle foglie e dai fiori seccati all’ombra si ricava infatti la tanacetina, una sostanza amara e tossica che veniva usata contro ascaridi e ossiuridi. Il crisantemo balsamita, invece, viene chiamato erba di San Pietro ed è molto usato in cucina per preparare frittate e paste ripiene: contiene un olio essenziale che favorisce le secrezioni biliari, oltre a combattere il catarro nei bronchi. Il crisantemo cinerariaefolium, detto Piretro, è il più importante: cresce spontaneamente in molte zone del mondo e con alcune parti dei fiori si preparano degli insetticidi. Contiene, infatti, la piretrina, una sostanza che uccide i ditteri e gli imenotteri. Sull’uomo e sugli animali domestici invece non ha effetto; i preparati con il crisantemo sono tra i pochi pesticidi usati anche nelle agricolture biologiche.


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