Valutare i mobili antichi

Come valutare mobili antichi: gli scrittoi

Gli scrittoi arredano con classe. Ma come valutare i mobili antichi? Come riconoscere uno scrittoio autentico? Conoscerne la storia è utile. I primi scrittoi risalgono al Cinquecento, quando si ebbe un massimo sviluppo dell’arte e delle lettere e fu necessario creare mobili adatti alla scrittura. Erano armadi-scrittoio (mobili con ante che ospitavano cassetti e un piano ribaltabile). Nel 1600, con il Grand Tour (una sorta di viaggio d’iniziazione alla conoscenza per giovani inglesi di buona famiglia), nascono gli scrittoi da viaggio: scatole in legno pregiato, con piano ribaltabile. Nel XVII secolo troviamo anche scrittoi con parte alta con cassetti e ripiani su cui scrivere: famosi quelli di epoca Pellegrino, con gambe fissate con pioli in legno. Con lo Stile Impero si diffondono i cosiddetti "bureau plat" e i "bureau mecanique" (a ripiano largo con apertura a scatto, cassetti laterali ed elementi in ottone dorato). L’Art Decò e la razionalizzazione delle forme svilupparono scrittoi sempre più simile alle scrivanie di oggi: tavolo in legno massiccio ricoperto di pelle per rendere più morbido il piano di scrittura, vano centrale vuoto per infilare le gambe, cassetti laterali.
scrittoio da viaggio

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Valutare mobili antichi: autentici e in stile.

antichi chiodi Distinguere fra un mobile autentico e uno in stile è la prima regola per valutare i mobili antichi. Uno scrittoio può essere definito in un certo stile (rinascimentale, scrittoio da viaggio, impero, ecc) ed essere stato costruito nella seconda metà dell’Ottocento o anche nel Novecento, ossia essere in stile ma non autentico. Come orientarsi? Conoscere gli stili di una determinata epoca aiuta, ma non basta. Occorre anche conoscere i sistemi di fabbricazione e valutare i particolari. Gli esperti sostengono che un mobile va guardato bene nel suo interno più che nel suo esterno: chiodi e viti, ad esempio, sono importanti elementi di valutazione perché fino al 1700 venivano fatti a mano e dunque se non sono perfetti, bensì asimmetrici sono probabilmente autentici e di conseguenza è più probabile che lo sia anche il vostro scrittoio. Le proporzioni sono un altro importante fattore: i mobili rifatti solitamente hanno dimensioni più piccole rispetto agli originali perché gli spazi abitativi nel corso dell’evoluzione sociale delle abitazioni si sono ridotti. Fondamentali patine e usure : difficilmente uno scrittoio con colore uniforme e guide dei cassetti non usurate è autentico.

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Valutare i mobili antichi: prezzi scrittoi

copia in stile di un secretaire del 1760 Per la valutazione di uno scrittoio, come per la valutazione di qualunque mobile antico, occorre distinguere se è autentico o se è in stile. Uno scrittoio secretaire del XVIII secolo, in ottimo stato di conservazione e con certificato di autenticità può anche superare i 15mila euro, mentre uno scrittoio dello stesso stile ma datato fine Ottocento, ha un costo che varia fra i 700 e i 1500 euro a seconda dello stato di conservazione e delle dimensioni. Una scrivania barocchetto risalente alla fine del XVIII secolo, perfettamente conservata, si aggira intorno ai 4500 euro. Uno scrittoio Luigi Filippo può costare circa 18mila euro mentre un rifacimento in stile ma risalente alla fine del XIX secolo, ha un prezzo più modesto, di circa 1700 euro. Rifacimenti risalenti al Novecento hanno ovviamente un costo ancora più ridotto. La regola generale è che gli scrittoi antichi originali d'epoca hanno una valutazione molto più alta rispetto a quelli dello stesso stile ma di epoca posteriore, per questo è importante saperli riconoscere e comunque un antiquario serio rilascia sempre un expertise con tanto di foto, a garanzia dell'autenticità e della provenienza del pezzo che state acquistando.


Valutare i mobili antichi e prendersene cura

Spolverare sempre i mobili Un antico scrittoio richiede cure particolari, come tutti i mobili antichi. Sverniciarlo è un'operazione che richiede attenzione e bisogna tener conto della patina, ossia del colore che la verniciatura ha assunto nel tempo: conoscere quale vernice lo ricopre è fondamentale per sverniciarlo senza danneggiarlo e in ogni caso è sempre meglio usare uno sverniciatore in gel, provandolo in un angolino poco visibile prima di procedere alla svernciatura completa. Le gambe degli scrittoi antichi o le parti interne, possono ospitare dei tarli: se ci sono forellini sospetti, occorre irrorarli con del liquido antitarlo oppure affumicarli con dei fumi tossici (ma in questo caso è bene affidarsi ad esperti, il fai da te è spesso poco risolutivo, oltre che inquinante). Se i cassetti scorrono male, estraeteli con cautela e passate una candela bianca sulle guide oppure della polvere di talco. A meno che non siano particolarmente rovinati, i mobili antichi richiedono però per lo più solo una bella spolverata e una passata di cera. Spolverate quindi regolarmente con un panno di lana e ogni 6 mesi lucidate e nutrite il legno con una cera antiquaria e un panno in pelle di daino.



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