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 Se si svernicia un mobile sul quale è stata usata una vernice trasparente, è spesso sufficiente "lavarlo" strofinando più volte una paglietta imbevuta nel solvente. In seguito si carteggia leggermente. Se il mobile è vecchio (e per vecchio intendiamo qui mobilia non di antiquariato, ma mobili in legno della nonna) è importante conservare la "patina". In questo caso si svernicia con il solvente, senza insistere troppo con la paglietta e non si deve levigare. In tal caso, pur in assenza di residui di vernice, il colore del legno non sarà chiaro, avrà un senso di usura, di antico che è bene preservare. Sarebbe bene tinteggiarlo usando una colorazione naturale ottenuta con acqua e "rolla"di noce, gli impregnanti infatti nascondono la "patina". Seguita da uno strato o più mani di impregnante all'acqua. Dopo una leggera carteggiata stendere una mano di cera e lucidare energicamente con un panno di lana. Il risultato sarà ottimo.  
 
               Arredare, significa creare: lo spazio, viene riempito da elementi dal design definito, che si collocheranno in un’epoca, a cui apparteneva uno stile. La moda, ripropone lo stile vintage, che è figlia ...            
               La prima fase del lavoro per fare il restauro degli infissi è la sverniciatura. Di solito gli infissi in legno sono verniciati con smalti, con impregnante o con vernici trasparenti. In ogni caso si de...            
               I mobili antichi, si legano al vissuto, al ricordo, alla preziosità di un passato che ritorna attuale in tutta la sua pienezza. Il restauro è l'arte di riportare alla luce questo vissuto, conferendogl...             ![]()  | 	    CERNIERE PER MOBILI ANTICHI 2 PEZZI CERNIERA IN STILE ARTE POVERA MOBILI LEGNO MASSELLO (A58, Bronzo) 	    Prezzo:   in offerta su Amazon a: 8€ | 
 
 Quando si riverniciano per esempio vecchie porte rimaste a lungo esposte alle intemperie, il legno sarà molto scuro, e non si riuscirà a dare un colore accettabile. In tal caso si può ricorrere a uno sbiancante che si acquista nei colorifici o nei negozi fai da te. Oppure si possono utilizzare acqua ossigenata e ammoniaca. All'inizio si distribuisce con un pennello l'ammoniaca e prima che asciughi, sempre con il pennello, si dá l'acqua ossigenata a 130 volumi. Attenzione! I due componenti danno origine a un acido che schiarisce il legno, ma può irritare la pelle. L'operazione si deve fare con estrema attenzione, muniti di guanti e maschera, mai in ambienti chiusi. Quindi si attende che il legno asciughi; se il risultato non è soddisfacente si può ripetere più volte.   
 
 Quando il mobile è in cattivo stato, mancano delle parti o alcune si muovono bisogna valutare come effettuare il restauro del legno, capire ciò che si può fare e ciò che invece può fare un falegname con macchinari che non tutti hanno a disposizione.  Se la parte mancante non è troppo grande si può integrare con uno stucco che usano i restauratori fatto di colla e segatura. Si uniscono segatura fine, colla e terre colorate in un impasto abbastanza consistente. Si modella la parte mancante e si lascia indurire; infine si carteggia prima della verniciatura. In caso di fori di tarme si tappano con questo stucco o con quello che si trova in commercio. Se invece il mobile è molto tarlato si può acquistare un prodotto chiamato indurente che consolida le parti più deboli. Se ci sono delle parti poco stabili si può ricorrere all'incollaggio. Se ad esempio i pioli di una sedia si muovono, bisogna sfilarli dall'incastro, far passare colla abbondante, chiederli con una morsa. 
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