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Per il nostro lettore affezionato le novità per riuscire a focalizzarci sempre più precisamente e in maniera puntuale non sono poche. Ma neanche tantissime ad onor del vero. Cosa vogliamo dire: stiamo cercando di sottolineare che le cure di cui hanno bisogno le piante grasse sono sempre di più, almeno per quanto concerne la cura che vuole mettere al primo possto delle nostre esigenze il fattore estetico. Ovviamente, in maniera intuibile, occorre spendere due parole, anche se in potentissima sintesi, in merito al cactus stesso prima di occuparci della vera e propria cura del cactus. E non possiamo tralasciare che il cactus, come la larga maggioranza delle piante grasse, è una pianta che si adatta a climi anche ostili grazie alla capacità di immagazzinare tanta acqua all’interno del proprio fusto.
La prima considerazione che ci è utile per lasciare da parte alcuni dei più frequenti tra gli errori cui si va incontro quando si parla della cura del cactus e della cura delle piante grasse in senso lato è proprio la loro capacità di immagazzinamento dell’acqua con cui le innaffiamo. E questo, per quanto riguarda la nostra prospettica, gioca un ruolo di notevole interesse in quanto ci spiega che le piante grasse e il cactus non deve essere innaffiato con la stessa frequenza con cui provvediamo a dare da bere a tante altre piante quanto piuttosto con intervalli assai più lunghi. Anche perché c’è anche da tener presente nell’ambito delle nozioni di base utili ad una corretta e fruttifera cura del cactus che molte di queste piante sono in grado di ricavare e immagazzinare acqua in quantità anche solo da fenomeni naturali come brina e rugiada.
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