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Il miglior intonaco per esterno deve possedere caratteristiche particolari e può essere scelto in base alla composizione della malta. In caso l'intonaco venga realizzato con calce idraulica naturale formata da argilla, risulta sufficientemente traspirante, presenta un'ottima aderenza alla muratura e protegge adeguatamente dagli sbalzi termici. Miscelando la calce idraulica con della pozzolana, l'intonaco risulta particolarmente resistente all'umidità e all'acqua oltre a presentare interessanti caratteristiche meccaniche. La miscela di calce idraulica e cemento presenta un'ottima resistenza all'acqua e all'usura dovuta alle precipitazioni alle condizioni atmosferiche. Gli intonaci possono essere sia premiscelati, quindi con caratteristiche fissate dal produttore e specifiche per ogni utilizzo, oppure preparati in cantiere con le particolarità necessarie al lavoro.
Per realizzare il miglior intonaco per esterno si deve miscelare correttamente la giusta quantità di malta, di materiali inerti e di acqua. La proporzione fra malta e materiali inerti dovrebbe essere di uno a tre, mentre l'acqua andrebbe aggiunta in piccole quantità miscelando con molta attenzione fino a realizzare un impasto che abbia una adeguata morbidezza e che sia privo di grumi. L'impasto per piccole quantità può essere effettuato sia in un secchio sia direttamente a terra (esclusivamente su una superficie che risulti pulita per evitare intrusioni di materiali estranei). In caso di necessità di quantità maggiori è necessario utilizzare una betoniera che consenta una migliore miscelazione. La malta dovrebbe essere lasciata circa un'ora a riposo prima di poter essere stesa sulle superfici.
Per stendere correttamente l'intonaco da esterno si deve preparare correttamente la superficie, affinché il prodotto aderisca perfettamente. I muri da intonacare infatti devono essere perfettamente puliti e con una adeguata ruvidezza in modo che la malta aderisca correttamente. La superficie su cui si deve applicare la malta deve essere bagnata, in modo che non venga eliminata dell'acqua dall'intonaco rovinandone la composizione. In caso di sovrapposizione di più strati di intonaco è essenziale che i rivestimenti successivi vengano stesi una volta che quello sottostante sia asciutto. Un intonaco realizzato al meglio dovrebbe essere composto da tre strati, il primo per fare da legante con la muratura, il secondo per fornire un adeguato spessore e il terzo per effettuare una corretta finitura.
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