Pompa di calore ad acqua

Cos'è la pompa di calore acqua e a cosa serve

La pompa di calore acqua rappresenta una delle possibili risposte in termini di efficienza energetica al bisogno di riscaldamento residenziale. La pompa di calore funziona come un frigorifero, ma nel modo diametralmente opposto. Non provvede alla creazione di energia, bensì al raccoglimento di calore da una fonte esterna, solitamente a bassa temperatura. Nel corso di questo processo evidenzia una resa estremamente elevata, espressa dal COP, ovvero dal coefficiente di prestazione, molto più alto rispetto alle caldaie tradizionali. A questo proposito va ricordato che ogni kilowattora di energia impiegato da questa macchina può produrne da tre a cinque sotto forma di calore. In pratica con una limitata quantità di energia nobile, si ricava in contropartita una grande quantità di energia meno pregiata.
Una pompa di calore ad acqua

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Pregi e difetti della pompa di calore ad acqua

La pompa di calore ad acqua ha un elevato coefficiente di prestazione La pompa di calore acqua presenta naturalmente una serie di vantaggi e difetti, come tutti i macchinari per la climatizzazione. Tra i primi andrebbe ricordato il buon coefficiente di prestazione assicurato dal fatto di andare a prelevare l'acqua da una falda che solitamente resta a temperatura costante lungo tutto il corso dell'anno. Il principale difetto è invece rappresentato dalla necessità di trasportare l'acqua dalla sorgente alla pompa di calore, operazione che comporta un ulteriore consumo di energia elettrica. Inoltre proprio queste operazioni si riflettono sul funzionamento del macchinario rendendo necessario un livello di manutenzione superiore rispetto ai modelli concorrenti. Andrebbe anche messo in opportuno rilievo come non sempre la falda presenti un adeguato livello di acqua in grado di assicurarne il corretto funzionamento.

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In Italia le pompe di calore sono ancora poche

Le pompe di calore sono ancora scarsamente diffuse in Italia Nonostante siano considerate il fulcro per una politica di efficienza energetica applicata ai macchinari per la climatizzazione, le pompe di calore in Italia sono ancora scarsamente diffuse. In base a calcoli recenti nel nostro paese dovrebbero rappresentare poco più del 2% dei sistemi di riscaldamento, aggirandosi sui 600mila dispositivi in funzione. A frenare a lungo la loro adozione da parte dei consumatori è stata in particolare la politica tariffaria in vigore in Italia, con una progressività dei costi tale da colpire proprio questi macchinari, i quali necessitano di una maggiore quota di energia per garantire al meglio i propri vantaggi. A colmare almeno in parte la lacuna è arrivata da pochi mesi la tariffa D1, che supera il principio della progressività e sulla quale contano gli addetti ai lavori per una maggiore diffusione dei dispositivi ad alta efficienza energetica.


Pompa di calore ad acqua: La tariffa D1 è il grimaldello per aggirare la progressività

Con la tariffa D1 anche in Italia la pompa di calore diventa conveniente La tariffa D1, conosciuta anche come tariffa piatta, può rappresentare il grimaldello per riuscire finalmente ad aggirare la progressività dei costi relativi ai consumi che ha a lungo frenato la diffusione della pompa di calore in Italia. Entrata in vigore il primo giorno di luglio, permette a chi usa questo dispositivo come unico sistema di riscaldamento all'interno della propria abitazione di avere un ritorno cospicuo sotto forma di risparmio energetico. Assoenergia ha infatti calcolato in circa cinquecento euro all'anno il possibile beneficio sulla bolletta energetica, cifra che potrebbe allettare enormemente chi cerca il modo di tagliare un costo che incide sempre di più sull'economia familiare. Un beneficio che si aggiungerebbe peraltro ai bonus fiscali rendendo estremamente appetibile la pompa di calore.


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