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La pompa di calore acqua presenta naturalmente una serie di vantaggi e difetti, come tutti i macchinari per la climatizzazione. Tra i primi andrebbe ricordato il buon coefficiente di prestazione assicurato dal fatto di andare a prelevare l'acqua da una falda che solitamente resta a temperatura costante lungo tutto il corso dell'anno. Il principale difetto è invece rappresentato dalla necessità di trasportare l'acqua dalla sorgente alla pompa di calore, operazione che comporta un ulteriore consumo di energia elettrica. Inoltre proprio queste operazioni si riflettono sul funzionamento del macchinario rendendo necessario un livello di manutenzione superiore rispetto ai modelli concorrenti. Andrebbe anche messo in opportuno rilievo come non sempre la falda presenti un adeguato livello di acqua in grado di assicurarne il corretto funzionamento.
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Nonostante siano considerate il fulcro per una politica di efficienza energetica applicata ai macchinari per la climatizzazione, le pompe di calore in Italia sono ancora scarsamente diffuse. In base a calcoli recenti nel nostro paese dovrebbero rappresentare poco più del 2% dei sistemi di riscaldamento, aggirandosi sui 600mila dispositivi in funzione. A frenare a lungo la loro adozione da parte dei consumatori è stata in particolare la politica tariffaria in vigore in Italia, con una progressività dei costi tale da colpire proprio questi macchinari, i quali necessitano di una maggiore quota di energia per garantire al meglio i propri vantaggi. A colmare almeno in parte la lacuna è arrivata da pochi mesi la tariffa D1, che supera il principio della progressività e sulla quale contano gli addetti ai lavori per una maggiore diffusione dei dispositivi ad alta efficienza energetica.
La tariffa D1, conosciuta anche come tariffa piatta, può rappresentare il grimaldello per riuscire finalmente ad aggirare la progressività dei costi relativi ai consumi che ha a lungo frenato la diffusione della pompa di calore in Italia. Entrata in vigore il primo giorno di luglio, permette a chi usa questo dispositivo come unico sistema di riscaldamento all'interno della propria abitazione di avere un ritorno cospicuo sotto forma di risparmio energetico. Assoenergia ha infatti calcolato in circa cinquecento euro all'anno il possibile beneficio sulla bolletta energetica, cifra che potrebbe allettare enormemente chi cerca il modo di tagliare un costo che incide sempre di più sull'economia familiare. Un beneficio che si aggiungerebbe peraltro ai bonus fiscali rendendo estremamente appetibile la pompa di calore.
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