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La somministrazione di acqua con impianto a goccia avviene tramite gocciolatori o per mezzo di ala gocciolante. I gocciolatori sono elementi singoli, che vanno posizionati alla base di ogni singola pianta. Sono tarati per erogare un flusso costante di acqua alla pressione di un bar (possono andare da 2 a 8 litri per ora o più) ed alcuni modelli sono anche regolabili per dosare la giusta quantità di acqua in funzione del tipo di terreno e del clima. L'ala gocciolante, invece, è costituita da un tubo all'interno del quale sono posizionati appositi erogatori che rilasciano un flusso costante di acqua e sono muniti di appositi filtri per evitare l'intasamento. La distanza tra gli erogatori viene definita passo, e va dai 20 centimetri fino ad arrivare anche a 50 centimetri ed oltre.
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Realizzare un proprio impianto di irrigazione a goccia fai da te è veramente semplice. In commercio sono in vendita appositi kit che contengono tutto il necessario per creare un mini impianto di qualche decina di gocciolatoi, altrimenti, in alternativa, è possibile acquistare i pezzi singolarmente. Il primo passo da compiere consiste nella progettazione su carta del nostro impianto di irrigazione: planimetria del nostro giardino, numero di piante da irrigare, distanza tra le stesse, tipi di colture e relativi fabbisogni idrici. Sulla base delle informazioni raccolte si dovranno individuare i posti migliori per far passare il tubo collettore della linea di distribuzione e le successive linee di gocciolamento e calcolare il tipo e la quantità di gocciolatori ed i relativi accessori (raccordi, tubi capillari) da acquistare.
Terminata la fase di progettazione è tempo di andare sul campo a sporcarsi le mani. Se abbiamo optato per una irrigazione a goccia temporizzata in automatico, la prima cosa da fare è installare la centralina ed agganciare il regolatore di pressione. Quindi si passa a sistemare la linea di distribuzione avendo cura che i tubi non intralcino le normali operazioni che si fanno in giardino. Infine, tramite la fustella foratubo si andranno a praticare dei fori in corrispondenza delle derivazioni che si intendono fare e, per mezzo dei raccordi a due vie, si collegano i tubi capillari a cui saranno collegati i gocciolatori da posizionare in corrispondenza di ogni pianta. Prima dell’arrivo delle gelate invernali, è buona prassi scollegare il programmatore dall’impianto e, tolta la batteria, riporlo in un luogo riparato ed asciutto.
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