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Per il loro funzionamento le pompe di calore vanno a sfruttare il principio che vede qualsiasi gas sottoposto a processo di compressione riscaldarsi. Il processo innescato è simile a quello che caratterizza il frigorifero, ma al contrario. In questo caso il fluido prende il calore necessitante da un ambiente ove la temperatura risulta più alta e lo invia a quello che ne presenta una meno elevata. Per rendere possibile tutto ciò è però necessario l'impiego di energia elettrica, la quale è comunque di solito in quantità minore rispetto a quella sottoposta al trasporto. Proprio nel rapporto tra le due quantità si annida il grande vantaggio delle pompe di calore. Basti pensare che ad esempio nelle caldaie normali l'energia impiegata, ovvero il metano, raggiunge un livello paritario con la quantità rilasciata come acqua calda, mentre nelle pompe di calore, il livello di energia emessa riesce ad essere anche sei volte più alto. Coi relativi vantaggi da conseguire in bolletta e sotto forma di minore emissione di Co2, considerata la principale responsabile dell'effetto serra che sta strangolando il pianeta.
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Se vantaggi e svantaggi delle pompe di calore pendono nettamente dalla parte dei primi, andrebbe allo stesso tempo messo in rilievo come sino ad oggi la loro diffusione sia stata ostacolata da alcuni problemi come quelli rappresentati dal particolare regime tariffario a fasce. I criteri di queste tariffe sono progressivi e tendono perciò a sfavorire chi impiega energia per usi termici. Infatti, nonostante l'alto livello di efficienza delle pompe di calore, il loro impiego comporta una crescita dei consumi tale da riflettersi in bolletta in modo molto pesante. Proprio per ovviare a questo inconveniente l'AEGG ha introdotto la nuova tariffa D1, detta anche tariffa piatta, tale da non prevedere la progressività delle fasce di consumo. Dal mese di luglio tutti coloro che riscaldano la propria casa usando solo pompe di calore elettriche possono aderire al nuovo regime tariffario, che prevede un costo del kilowattora costante indipendente dal consumo. Si tratta in pratica del primo passo verso l'attuazione delle norme europee in modo da eliminare tutti i fattori di distorsione del mercato e da favorire gli obiettivi di efficienza energetica e ricorso alle fonti di energia rinnovabili.
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