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La sostituzione di una tapparella che presenta delle stecche rotte può avere alla base altri danni, quindi altre riparazioni da apportare a carico di qualche altro meccanismo dell'avvolgibile. Nel caso di rottura della cinghia, essa andrà sganciata sia dalla carrucola (rotella che la avvolge ed è posta in basso), sia dalla puleggia (la ruota posta in alto, ove è incastrato il rullo), svitando le viti poste a fissaggio. Per la scelta delle cinghie per tapparelle possiamo optare tra diversi materiali: in commercio troviamo quelle in nylon, in cotone e in cotone extra-resistente che ha una lavorazione a trame piuttosto fitte. Quelle in cotone, usurandosi facilmente, sono ideali per una stanza in cui la tapparella non venga movimentata di frequente, quelle in nylon sono decisamente più resistenti.
Ulteriori componenti accessori possono necessitare di manutenzione, quando si deve eseguire la sostituzione delle tapparelle. Tra gli accessori di minori dimensioni possiamo menzionare il gancio e/o il cintino di attacco al rullo che servono ad agganciare la tapparella al rullo. Per via del peso che questi sorreggono, essendo sollecitati da sforzi e continue tensioni quando la tapparella viene caricata, possono rompersi se usuratisi con il passare del tempo, pur essendo realizzati con materiali resistenti. Il gancio è una sorta di pinza, fatta solitamente in ferro zincato, in cui va ad incastrarsi e a scorrere la prima stecca. Il cintino in nylon viene commercializzato già preforato, come previsto per il fissaggio tra il rullo ed il gancio. Altri elementi, invece, possono consumarsi e lavorare male.
Come già accennato sopra, tra i componenti direttamente interessati nella movimentazione delle tapparelle, che possono consumarsi nel tempo possiamo menzionare rulli e pulegge. Sono parti metalliche che per via di un continuo lavorìo di arrotolamento ed eventuali attriti con parti del muro di incassamento, tendono a consumarsi o comunque a svolgere il dovuto movimento in maniera errata. Altri piccoli accessori che sono soggetti a logorarsi sono ad esempio i guidacinghia, detti anche passacintino, che avendo uno dei due cuscinetti usurati, fanno scorrere male la cinghia avvolgibile che a lungo andare finisce per spezzarsi a causa di attriti non dovuti. Può capitare di dover sostituire anche i tappi d'arresto posti nell'ultima stecca della tapparella o la placchetta copriavvolgitore, che, essendo in plastica, si rompono facilmente.
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