Come curare un bonsai di serissa

Le basi su come curare un Bonsai di Serissa

Quali siano le basi su come curare un bonsai di Serissa è un interrogativo da porsi se si vuole essere sicuri che la propria pianta viva a lungo ed in salute. Il primo aspetto riguarda l’innaffiatura da effettuarsi solo quando il terriccio è quasi asciutto. Sia in estate che in inverno la pianta del bonsai di Serissa ha bisogno di un sottovaso riempito di ghiaia bagnata, per mantenere la giusta umidità. Un altro aspetto molto importante riguarda la potatura da effettuarsi quando l’attività vegetativa è ferma, quindi alla fine dell’inverno. Gli attrezzi da usare per la potatura sono delle tronchesine concave. I tagli devono essere trattati con pasta cicatrizzante. Alla potatura segue poi la pinzatura dei rametti che si effettua con una forbice lunga. Un altro aspetto importante nella cura del bonsai Serissa è l’applicazione del filo che serve ad orientare la crescita dei rami. Il filo viene applicato in primavera o in autunno, perché i rami sono maggiormente flessibili.
Bonsai di Serissa in estate

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L’esposizione del bonsai di Serissa

fioritura bianca bonsai di SerissaQuando si parla di come curare un bonsai di Serissa è necessario sottolineare l’importanza del clima che deve essere di tipo caldo umido come quello dell’ est asiatico. L’esposizione del bonsai di Serissa cambia a seconda delle stagioni. Durante l’autunno e la primavera la Serissa ha bisogno della luce diretta del sole per stimolare la produzione di nuovi rami e foglie, occorre tenere conto che l’autunno nelle zone meridionali si prolunga anche oltre la fine di ottobre. Invece in estate il calore del sole risulterebbe troppo forte pertanto essa ha bisogno dell’ombra, i raggi del sole potrebbero infatti danneggiare la delicata corteccia. La Serissa vive bene all’esterno anche in inverno nelle regioni del centro sud, mentre nelle zone settentrionali deve stare dentro casa o in serra. Il bonsai di Serissa richiede maggiore cura se viene tenuto in appartamento, essa deve essere posizionata vicino ad una finestra, in modo che riceva luce a sufficienza.

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    Rinvaso, concimazione e protezione dai parassiti

    fiori rosa bonsai Serissa giapponeseLa Serissa non è una pianta soggetta ad ammalarsi facilmente, un trattamento preventivo ogni mese per la protezione dai parassiti è pertanto più che sufficiente per la salute del bonsai. Il rinvaso è un’operazione molto delicata, per questo motivo deve essere effettuato solo su piante completamente sane e su un terriccio ricco di sostanze organiche che consentirà un buon drenaggio dell’acqua. Il periodo migliore per il rinvaso è l’inverno. Invece durante tutto il periodo vegetativo, primavera ed autunno, le concimazioni devono essere fatte costantemente, con eccezione delle piante d’appartamento che possono essere concimate anche in inverno. La Serissa richiede di essere innaffiata costantemente, durante l’estate si consiglia anche due volte al giorno. La Serissa non ha bisogno solo dell’acqua ma anche del fertilizzante che deve contenere una sufficiente quantità di fosforo per essere efficace.


    Come curare un bonsai di serissa: L’aspetto del Bonsai Serissa

    L’aspetto del bonsai di Serissa è riconoscibile dalle foglie piccole e lanceolate. In alcune varietà, dette variegate, le foglie hanno diverse gradazioni di verde, interrotte da striature bianche e gialle. La forma dei fiori è a campanella. Quando la fioritura raggiunge il suo massimo essa ricopre tutta la chioma e i rami, riproducendo lo stesso effetto dei fiocchi di neve. Il suo tronco, si distingue per le profonde incisioni, è rivestito da una corteccia squamata di colore beige o grigio chiaro ed appare molto contorto. Esteticamente, insieme alla spettacolare fioritura, rappresenta uno degli elementi di maggior pregio di questa specie. Una spiccata caratteristica del bonsai di Serissa sono le radici, lunghe e dall’aspetto serpeggiante. Esse sono molto visibili rispetto ad altri tipi di bonsai, e spesso si attorcigliano sulla parte bassa del tronco. Il frutto è a forma di capsula pieno di semi carichi di endosperma, di consistenza carnosa e, più raramente, anche cartilaginea.


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