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I bonsai glicine si moltiplicano per seme o per margotta ed entrambe le tecniche sono funzionali e consigliabili. Lo sviluppo e la conservazione dell’aspetto estetico, sono strettamente correlati a diverse pratiche colturali che costituiscono la base della difesa e della crescita e dello sviluppo della pianta. A differenza di tutti gli altri bonsai, il glicine, necessita di moltissime innaffiature, infatti non teme i ristagni e il marciume radicale. Durante i periodi di caldo intenso, il glicine andrà irrigato con una frequenza media di due volte al giorno; l’acqua andrà versata direttamente sul terreno, a piccolissime dosi, senza eccedere. Durante le stagioni intermedie, le irrigazioni, saranno diradate: il glicine dovrà essere irrigato una o due volte a settimana, e in pieno inverno, dovranno ridursi ad una sola volta al mese.
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La concimazione è un’operazione che può essere eseguita quasi in tutti i periodi dell’anno, tranne che nel periodo di pieno sviluppo vegetativo, ovvero in estate. Il terreno ideale per il glicine è molto compatto e duro, per cui, le componenti nutritive vengono velocemente esaurite: le integrazioni di concime, vengono iniettate nel terreno precedentemente bagnato. La potatura del bonsai glicine è un’operazione molto delicata, volta ad eliminare i rami secchi, i fiori appassiti e le parti della pianta non più vivaci. Va eseguita sempre con forbici sterili e con lame ben affilate che non lascino cicatrici di alcun genere. Trattandosi di una pianta con atteggiamento pendente, il glicine, va tutelato con interventi di fili, pesi e tiranti, preferibilmente in rame, che aiutano la pianta a recuperare il suo portamento ed il suo equilibrio. I fili sono malleabili e vanno applicati sulla corteccia o ai rami solidi.
Una delle operazioni più impegnative è il rinvaso che prevede l’eliminazione delle radici più corpose e legnose e la sostituzione del terreno e del vaso. Il terriccio nuovo, seppur compatto, deve garantire un buon drenaggio: l’ideale è quello di argilla, sabbia e terreno. Prima di eseguire il rinvaso, ci si dovrà procurare una griglia che andrà messa al di sotto del vaso stesso, sul quale andranno praticati dei fori, per favorire il drenaggio. Come tutti gli altri, anche il bonsai glicine può essere attaccato da diversi insetti, come gli afidi e le cocciniglie: la sintomatologia è chiara poiché la pianta tende a palesare sofferenza, i fiori appassiscono, il terreno secca e le foglie cadono. Per salvaguardare il benessere della pianta, sarà necessario attivare misure preventive, e curare il glicine bonsai con antiparassitari e antifungini, per recuperarne almeno la struttura. Alcuni insetti possono essere rimossi con sapone liquido neutro e l’ausilio di un batuffolo di cotone o di uno spazzolino.
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