Come curare un bonsai di gelsomino

Come curare un bonsai gelsomino

I bonsai si caratterizzano per essere una perfetta miniaturizzazione che si realizza mediante la loro “configurazione”, che riproduce le stesse peculiarità della pianta da cui trae origine. I bonsai, si distinguono in relazione ad una specifica categoria d’appartenenza, che crea una catalogazione strutturale e fisiologica. In natura, sono presenti circa duecento specie del bonsai gelsomino: esso di caratterizza per la sua particolare inclinazione all’educazione e per la facilità con cui viene coltivato. Il suo tronco è sottile, leggermente inclinato su un lato, chioma tondeggiante e voluminosa, con foglie piccole lisce, di un verde intenso e fiori bianchi, molto profumati. Il gelsomino è un bonsai da esterno: predilige un clima fresco, ampiamente illuminato; resiste bene al freddo, ma non alle gelate che potrebbero comportare dei danni alla massa radicale; se la temperatura tende a rasentare lo zero, il bonsai gelsomino va collocato in serra, o in un luogo chiuso, lontano dalle fonti di calore.
Gelsomino

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Gelsomino caratteristiche di base

i fiori Il gelsomino, è una delle pochissime piante che presenta resistenza ai ristagni idrici e al contempo, non ama abbondanti e frequenti irrigazioni: la pratica dell’annaffiatura, dunque, tende a non seguire regole precise, ma si fa guidare dalle esigenze della pianta, da come si mostra il terreno, dal clima, da particolari condizioni della pianta, dalla grandezza del vaso. Come tutte le specie di bonsai, necessita di maggiori e più frequenti interventi durante il periodo di produzione vegetativa, mentre durante il periodo di riposo, gli interventi di innaffiatura potranno essere ridotti. Le innaffiature andranno eseguite in momenti diversi della giornata a seconda del periodo: in estate, si prediligeranno le ore fresche del mattino o della sera, in inverno, le ore centrali della giornata che corrispondono alle più calde. La pratica dell’irrigazione, tende a variare in relazione alle esigenze della pianta e alle sue specifiche caratteristiche.

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    Come curare un bonsai di gelsomino: Operazioni di mantenimento

    bonsai Per integrare gli elementi nutrienti necessari allo sviluppo della pianta, va effettuata la concimazione: suddetta operazione, va eseguita in modo puntuale, ogni venti/venticinque giorni. Il terreno viene bagnato accuratamente, per essere preparato a ricevere nuovi elementi nutritivi che sarà in grado di assorbire più velocemente e sul terreno andrà sparso il concime sotto forma liquida. Il concime varia in relazione al bonsai, che in linea di massima, si reintegra con potassio, fosforo e azoto, i principali elementi nutritivi presenti nel terreno. La concimazione viene effettuata nel periodo che precede lo sviluppo vegetativo, cosi da garantire una maggiore fioritura. Altre operazioni necessarie, volte a conservare la bellezza della pianta, sono: la potatura, il rinvaso, tipiche per tutti i bonsai. Queste operazioni, sono correttive e preventive, ovvero, conservano lo stato della pianta, la sua bellezza, e la sua salute. Il rinvaso, va eseguito annualmente, durante i primi anni di vita del bonsai: è un’operazione che va eseguita necessariamente per eliminare le radici legnose della pianta e dare spazio alla crescita delle nuove; con il rinvaso, viene anche sostituito il terreno, con un terreno misto, composto da torba argilla e sabbia.


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