Caratteristiche dei tetti a falde

Principali caratteristiche dei tetti a falde

I tetti a falde sono costituiti da uno o più piani inclinati, denominati falde, che si intersecano tra loro secondo rette di compluvio formanti angoli rientranti, o rette di displuvio formanti, invece, angoli sporgenti. Dal punto di vista geometrico, le caratteristiche dei tetti a falde sono: la linea di gronda, generalmente orizzontale, nella quale terminano inferiormente le falde; la linea di colmo, nella quale le falde si intersecano superiormente formando un displuvio orizzontale. L'altezza della linea di colmo dal piano orizzontale passante per le linee di gronda si definisce monta, mentre la pendenza è il rapporto tra la monta e la proiezione orizzontale della falda. L'inclinazione delle falde varia da un minimo di 18° ad un massimo di 70° e dipende sia dal materiale di copertura scelto, sia dalle condizioni climatiche del luogo di costruzione.
Spettacolare tetto a falde

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Lo schema strutturale dei tetti a falde

Capriata e copertura in legno Nello studio del progetto e delle caratteristiche dei tetti a falde è necessario tener presente innanzi tutto lo schema strutturale, affinché la copertura possa realizzarsi in maniera semplice ed economica. I tetti a falde sono costituiti da un'ossatura principale, denominata "grossa orditura", formata da capriate, travi di compluvio e displuvio, puntoni d'angolo, arcarecci, e da un'ossatura secondaria, detta "piccola orditura", costituita da travicelli, correntini e dal manto impermeabile. Il materiale più usato nelle capriate, soprattutto per coperture di luce modesta, è il legno che consente interassi di qualche metro; per luci considerevoli superiori ai 20 metri la soluzione progettuale più valida dal punto di vista tecnico-economico è rappresentata da capriate in acciaio o in calcestruzzo armato precompresso aventi interassi tra i 6 ed i 10 metri.

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L'utilizzo delle capriate nella realizzazione dei tetti a falde

Elementi di un tetto a falde La capriata, tra gli elementi dei tetti a falde, è l'elemento più affascinate e complesso. La sua struttura, qualunque sia il materiale adoperato (legno, acciaio, calcestruzzo), è di tipo reticolare, composta da briglie e da aste parete, denominate montanti e diagonali; esse sono sollecitate a flessione, compressione, trazione e carico di punta. In generale, la capriata ha una sagoma triangolare: due lati del triangolo sono inclinati e realizzano la pendenza del tetto, la base è invece orizzontale; questo è lo schema più semplice per le luci modeste, mentre per quelle più elevate il triangolo assume schemi via via più elaborati. Nella scelta delle capriate in legno, è opportuno ricorrere a specie come l'abete, il pino, il larice ed il castagno, cioè arbusti resinosi a fibra diritta.


Caratteristiche dei tetti a falde: Le strutture di completamento dei tetti a falde

Manto di copertura di un tetto La capriata, da sola, non è in grado di sostenere sforzi che non siano contenuti nel proprio piano di simmetria. Gli arcarecci e la piccola orditura sono un valido irrigidimento. Gli arcarecci, costituenti la grande orditura dei tetti a falde, sono appoggiati orizzontalmente, normali alla linea di massimo pendio e a distanze regolari sulle capriate. Il loro scopo è quello di sostenere la piccola orditura. Nel dettaglio, l'arcareccio di colmo è quello che collega i vertici superiori delle capriate, mentre l'arcareccio radice o di banchina è quello che unisce i vertici inferiori. Il loro interasse è funzione sia dell'intervallo tra le capriate sia del tipo di manto. La piccola orditura è realizzata con liste di legno o con correnti lignei o metallici in funzione del manto di copertura impiegato (pietra naturale o artificiale, lastre metalliche).



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