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L'audit energetico si compone principalmente di tre fasi. Nella prima vengono raccolti i documenti contenenti informazioni preliminari in grado di delineare una analisi sul reale fabbisogno energetico, sui consumi che ne scaturiscono e sui processi produttivi. La seconda fase è quella che vede l'effettuazione di un sopralluogo teso ad analizzare in maniera più dettagliata il modo in cui viene utilizzata l'energia e la sua gestione. La terza fase è quella che vede infine la raccolta ed organizzazione di tutte le informazioni raccolte oltre al loro trattamento, in modo da arrivare alla stesura del rapporto finale contenente le indicazioni finalizzate all'ottimizzazione dell'energia consumata o alla riduzione degli stessi consumi. Il verdetto finale consiste solitamente in una sorta di decalogo contenente indicazioni stringenti sugli interventi che andrebbero effettuati.
I possibili interventi di audit energetico possono svilupparsi in svariate direzioni. Tra i più importanti vanno ricordati quelli tendenti all'isolamento termico degli edifici, da effettuare tramite adozione di cappotto termico, interno o esterno, oppure interventi riguardanti serramenti ed infissi. Non meno importanti sono però gli interventi tesi all'adozione di sistemi per la cogenerazione o di motori elettrici in grado di assicurare elevati rendimenti, o l'adozione di sistemi in grado di favorire la regolazione e la gestione dei consumi di energia. Il tutto nell'ottica del raggiungimento di una elevata efficienza energetica, che può contribuire non poco al contenimento dei costi. Anche la bolletta energetica è del resto indicata tra i punti dolenti che contribuiscono a rendere poco competitive le imprese italiane.
L'audit energetico riveste particolare importanza per una impresa. Per capire la fondatezza di questa asserzione basterebbe ricordare che proprio i prezzi troppo elevati delle bollette energetiche sono indicati da Confindustria come una delle tante ragioni della scarsa competitività delle nostre aziende sui mercati internazionali. Se perciò un dirigente di azienda non può chiaramente intervenire sulle ragioni di fondo che rendono molto elevato il costo dell'energia in Italia, può invece predisporre le opportune strategie per contenere i costi nella parte che riguarda appunto l'impresa. Con l'audit si può interventire sugli sprechi di energia e sull'efficienza energetica, facendo in modo che si arrivi ad un effettivo risparmio e che la quantità di energia necessaria non venga dispersa magari da difetti di coibentazione degli edifici interessati.
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