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Quando viene sostituita o installata una nuova caldaia è obbligatorio rivolgersi ad un tecnico abilitato che, oltre ad eseguire il controllo impianti termici periodico, provvederà ad effettuare la prima accensione e verificare che la caldaia funzioni regolarmente e in totale sicurezza. Effettuata questa operazione il tecnico rilascerà una dichiarazione di conformità dell'impianto, necessaria anche per godere del periodo di garanzia previsto dalla casa costruttrice. Eventuali difetti di fabbricazione o problemi legati al trasporto o alla messa in opera infatti, non verranno riconosciuti in garanzia se non è stata seguita la corretta procedura di installazione. I nominativi dei tecnici qualificati possono essere forniti direttamente dalla ditta costruttrice oppure rilevati dai vari siti internet.
Con il termine impianto termico solitamente si intendono le caldaie, siano esse a tiraggio forzato o a condensazione. In realtà vi sono molti altri articoli che rientrano nella categoria impianti termici e sono soggette quindi a controlli periodici. Negli ultimi anni si è assistito ad un vero e proprio successo nelle vendite delle stufe a pellet. Il minor costo della materia prima e l'eleganza della fiamma presente all'interno hanno contribuito per molte famiglie in questa scelta. Ma anche questo tipo di stufe rientrano negli impianti termici: se il loro potere calorifico è pari o superiore a 10 Kw. scatta l'obbligo di controllo dei fumi e manutenzione periodica programmata. Anche in questo caso è necessario rivolgersi a personale specializzato, che provvederà anche a presentare tutta la documentazione al Comune di competenza.
A partire dal 12 luglio 2013 + divenuto operativo il nuovo DPR 74/2013 che disciplina e mette chiarezza sulle scadenze per i controlli ma lascia inalterate le sanzioni già previste nel precedente art.15 del decreto legislativo 192/2005. In caso di mancata manutenzione il proprietario o il conduttore sono soggetti ad una sanzione amministrativa da 500 a 3.000 euro. Il tecnico abilitato che, effettuato il controllo, non provvede a redigere la relativa certificazione, è invece soggetto ad una sanzione da 1.000 a 6.000 euro. Il suddetto decreto del 2013 regola inoltre, in base alle zone climatiche, anche gli orari massimi di accensione dell'impianto di riscaldamento, stabilendo infine le relative sanzioni per coloro che non si attengono al predetto limite di ore. Una regolamentazione che mette un po' di chiarezza in un settore fino ad adesso lasciato alla singola interpretazione.
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