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Ma, come è nostra buona abitudine consolidata ormai da lungo tempo, procediamo con ordine e iniziamo a comprendere alcuni degli elementi di base che più potrebbero esserci di aiuto e di sostegno nel corso della nostra disanima in tema di parquet prefinito bamboo, una disanima la nostra anche abbastanza sintetica per le ben note ragioni di spazio ma che ci auguriamo rimanga sempre e comunque sufficientemente chiara ed esauriente per tutti i nostri lettori. A conti fatti occorre in primo luogo comprendere che quando si parla di parquet prefinito bamboo non si parla di un’unica tipologia di pavimentazione in legno. Stiamo in altre parole sottolineando come esistono differenti tipi di parquet prefinito bamboo oggi in commercio. Essenzialmente possiamo parlare di tre tipologie di parquet prefinito bamboo: orizzontale, verticale e pressato.
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Le principali tipologie di parquet prefinito bamboo presentano dunque differenze che si notano in principal modo se e quando analizziamo la sua stessa realizzazione e che quindi esulano ad esempio dalle fasi di posa in opera della pavimentazione in legno. Spieghiamo per esempio la principale differenza che intercorre tra il parquet prefinito bamboo di tipo orizzontale o verticale: nel primo caso le asticelle in cui viene tagliata la pianta di bamboo vengono assemblate in maniera orizzontale rispetto al piano d’appoggio, nel secondo, di contro, le asticelle sono messe insieme su un piano verticale rispetto al piano di appoggio. Più particolare invece la composizione del parquet prefinito bambolo di tipo pressato: in questo caso, infatti, la lavorazione è più lunga e delicata. Innanzitutto vengono impiegate solo le parti più delicate della pianta che vengono pressate, incollate e poi messe ad essiccare per pochi mesi.
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