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Le prove a cui vengono sottoposte le porte sono dettate dalle norme UNI EN 1628, 1629 e 1630 che precisano a quali tipi di aggressione devono resistere. A seconda della classe a cui apparterrà la porta vengono simulati tentativi di effrazione da parte di un malvivente che agisca con precise metodologie e munito di particolari attrezzi da scasso entro un dato lasso di tempo. La normativa attuale impone poi la marcatura CE che porta alla produzione di caratteristiche porte di sicurezza aventi non solo proprietà antieffrazione, ma anche specifiche capacità in relazione all'isolamento acustico, alla trasmittanza termica e alla tenuta ad aria, acqua e vento. Questo per contrastare il consumo energetico, in concomitanza alla garanzia di maggior sicurezza che queste porte possiedono.
Per capire meglio quali siano le caratteristiche possedute dalle porte di sicurezza precisiamo che le classi di appartenenza in cui sono suddivise sono sei, in ordine crescente di resistenza; quindi la classe 1 sarà la più debole, mentre la 6 la più resistente. Volendo entrare un pò più nel dettaglio, tralasciando i dettagli prettamente tecnici, possiamo dire che una porta di classe 1 resiste agli attacchi in cui il malvivente usa solo la forza fisica per cercare di entrare. Una di classe 2 resiste a chi agisce provvisto di attrezzi semplici come cacciaviti, tenaglie e cunei, mentre una di classe 3 sopporta anche l'uso del piede di porco. Con la classe 4 la porta è in grado di sopportare l'attacco di un esperto che usa anche seghe, martelli, accette, scalpette e trapani portatili a batteria.
Con una classe 5 la porta resiste allo scassinatore esperto che utilizza anche attrezzi elettrici, ad esempio trapani, seghe a sciabola, mole ad angolo. La classe 6 prevede che il malvivente utilizzi, in aggiunta, attrezzi elettrici ad alta potenza come trapani, seghe a sciabola e mole ad angolo con un angolo massimo di mm 230 di diametro. Detto questo, quale porta scegliere? Beh, molto dipende dal valore dei beni da proteggere (una porta di classe 5 o 6 costa due volte tanto una classe 3). In linea di massima le classi 2 possono andare bene per appartamenti in condominio, ma se questi contengono beni di un certo valore, meglio la 3. Case e villette signorili dovrebbero preferire la classe 4, mentre la 5 e la 6 sono per le attività commerciali.
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