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Ma, come è nostra buona abitudine consolidata ormai da lungo tempo, procediamo con ordine e iniziamo a comprendere alcun degli elementi di base che più potrebbero rivelarsi di aiuto e di sostegno nell’ambito della nostra indagine in tema di interruttore differenziale salvavita, una analisi la nostra per altro anche relativamente sintetica per le sempre pressanti ragioni di spazio ma che ci auguriamo rimanga sempre e comunque sufficientemente chiara ed esaustiva per coloro che ci leggono. In primo luogo, quando si parla di interruttore differenziale salvavita o di differenziale a riarmo automatico del nostro impianto elettrico, occorre sottolineare qual è la sua funzione principale, vale a dire quella di intervenire qualora un individuo corresse il rischio di entrare in contatto con una scarica elettrica. Esempio tipico: il cattivo funzionamento di un apparecchio elettrico in casa.
A conti fatti la fattispecie concreta più rischiosa nell’ambito della quale un interruttore differenziale salvavita o il differenziale a riarmo automatico del nostro impianto elettrico compie il suo lavoro è quella in cui un determinato guasto ad un elettrodomestico o anche il danneggiamento di cavi elettrici all’interno della nostra casa mette il nostro impianto di terra in condizione di produrre una scossa elettrica ad alta intensità. In questo caso la scossa in esame scaricherebbe a terra, come si è soliti dire in queste occasioni colpendo proprio le persone che entrano in contatto con l’impianto elettrico di terra di casa producendo danni assolutamente molto gravi e in qualche caso irreparabili. In questa situazione accade che interviene un interruttore differenziale salvavita o differenziale a riarmo automatico che interrompe il passaggio di corrente.
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