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Come sempre si dovrebbe avere l'accortezza di fare, bisognerebbe cercare di non ricorrere a pesticidi chimici, necessari una volta che la pianta è stata compromessa, ma si dovrebbe sempre cercare di fare prevenzione in anticipo. La cavolaia agisce nel modo seguente: la farfalla depone le sue uova sulle foglie della pianta, le quali poi si schiudono e danno vita alle larve. Le larve iniziano a divorare la parte piena delle foglie, lasciando intatte le nervature. A volte scavano delle vere e proprie gallerie, che quindi indeboliscono la pianta dall'interno e portano inevitabilmente alla sua morte. Va da se, quindi, che il modo principale in cui si può combattere la cavolaia consiste nella prevenzione, ovvero nel trovare il modo di non farla avvicinare, e nell'individuare le uova prima che si schiudano.
A livello puramente preventivo, ci sono alcuni accorgimenti che possono essere adottati affinchè la cavolaia nemmeno si avvicini all'orto. Ad esempio, si dovrebbe avere cura di annaffiare sempre a pioggia, diminuendo il più possibile le innaffiature e facendo in modo che il terreno sia sempre ben drenato. Infatti le larve proliferano nei terreni in cui vi siano dei ristagni di acqua. Inoltre si dovrebbero sempre piantare vicino ai cavoli, alle rape, e alle altre piante oggetto di attenzione da parte della cavolaia, dei pomodori, della menta, del sedano e della salvia. Queste varietà vegetali infatti hanno il potere di tenere lontana la cavolaia. Un altro modo per combattere la cavolaia consiste nel piantare del trifoglio nano tutt'intorno ai piedi delle piante, perché è qui in genere che si annidano le larve.
Ma se la cavolaia è ugualmente riuscita ad avvicinarsi all'orto e a deporre le sue uova, cos'è che si può fare? Per prima cosa, monitorare costantemente le foglie: le uova di pieris rapae infatti sono molto piccole, è vero, ma non invisibili. Si riconoscono perchè sono ovali ed hanno un colore giallo bruno: se se ne individua un mucchietto sulla pianta, bisogna subito rimuoverlo. Basta usare un batuffolo di cotone e poi le foglie vanno lavate con dei prodotti adeguati. Se invece si individuano le larve, anche in questo caso si può tentare di rimuoverle manualmente. Se ciò non è possibile, perchè sono troppe, si può ricorrere a dei rimedi naturali come macerati di pomodoro, sambuco o assenzio. Una sostanza molto efficace è il piretro, ma sarebbe bene usarlo sono come ultima risorsa, così come per tutti gli altri prodotti chimici che si trovano in commercio.
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