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Oltre a come scegliere i timbri bisogna anche chiedersi quali informazioni questi devono riportare. Il timbro, infatti, rappresenta un vero e proprio segno identificativo della propria azienda e società, quasi una firma vera e propria. Le informazioni che il timbro deve riportare vengono scelte a discrezione del proprietario dello steso. In linea generale, comunque, è bene sempre che sia indicato il nome la denominazione della società, sia fiscale che sociale, e tutte le informazioni che si ritengono utili. Tra queste può esserci, per esempio, l'indirizzo della sede sociale, un recapito o anche il numero della partita Iva. Sul timbro si può anche decidere di inserire un acronimo oppure una sigla, al posto del nome completo della società. Tutti i dati devono essere elaborati prima di passare alla realizzazione vera e propria del timbro. Quando ci si reca in un negozio specializzato per chiedere la realizzazione del timbro, infatti, bisogna fornire tutta la dicitura che questo dovrà riportare.
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I timbri sono destinati ad essere usati spesso e per questo necessitano di pulizia e manutenzione. Questo perché l'usura potrebbe provocare danni alla scritta che potrebbe risultare non più nitida o addirittura illeggibile. Le imperfezioni, il più delle volte, riguardano singole lettere o parte delle informazioni riportate dal timbro. Ma questo già basta per rendere il tutto poco comprensibile. Per pulire il timbro bisogna usare i prodotti adatti per non rischiare di peggiorare ulteriormente la situazione. Una soluzione ideale è quella di usare acqua e sapone. In questo modo si ammorbidisce l'inchiostro. Si tratta della prima fase dell'operazione. Dopo questo, infatti, per ridare piena efficienza al timbro bisogna usare un tampone con alcool e ovatta. L’alternativa è quella di comprare alcuni prodotti specifici per la pulitura dei timbri. Si tratta sostanzialmente di detergenti liquidi che si vendono in tutti i negozi e sono disponibili soprattutto in confezione spray. In questo modo sono sicuramente più comodi da usare e garantiscono un minore spreco di prodotto.
Una volta valutato bene come scegliere i timbri, tocca capire quando questi vanno usati. Il timbro è uno dei segni di riconoscimento per un’azienda, associazione, ente e qualsiasi organismo di questo genere. Per questo, il timbro generalmente va usato in calce a documenti ufficiali. Si tratta per lo più di comunicazioni che sono rivolte all’esterno. Queste vanno scritte su carta intestata e validamente vidimate. Ci deve essere il timbro, riportante i dati importanti della società, e anche la firma che può anche essere sovrapposta al timbro stesso. Ci sono timbri interstati anche ad una persona specifica, magari un dirigente nel caso di un ente pubblico o l’amministratore nel caso di un’impresa. In questo caso, il timbro va usato per ogni comunicazione ufficiale da parte dei soggetti titolari. Ogni società che si rispetti ha comunque più timbri a disposizione. In questo caso, in base alla tipologia e della provenienza del documento, bisognerà scegliere il timbro più adeguato da apporre in calce.
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