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I tappeti orientali possono sembrare dei prodotti di difficile collocazione, visto che i loro colori e la loro imponenza catalizzano subito lo sguardo, magari mettendo in ombra altri elementi della casa. Innanzi tutto, prima di procedere all'acquisto, è bene pensare a dove porre il tappeto orientale. Non c'è alcun particolare divieto circa il posizionamento; volendo potreste anche metterlo in bagno, accettando tutti i rischi che comporta tenerlo in un luogo così frequentemente soggetto a cambi bruschi di temperatura. Il luogo ideale potrebbe essere il salotto o la stanza da letto, poiché sono le stanze più "tranquille" in termini di frequentazioni e temperatura. Il tappeto potrebbe essere posto anche sotto i mobili, che non nascondano eccessivamente le pregiate geometrie del disegno, e persino incorniciato e appeso, se è particolarmente pregiato, nonché piccolo e leggero. Basta lasciarsi guidare dal proprio senso estetico, perché non ci sono limitazioni sul posizionamento di un tappeto orientale nella propria casa.
Se volete che il vostro tappeto rimanga in perfette condizioni anche dopo molti anni, dovrete accertarvi di prendervene cura con discernimento e prendendo degli accorgimenti fondamentali. Un tappeto persiano non va collocato in ambienti particolarmente umidi e, se avete intenzione di porlo sotto un mobile, assicuratevi che il mobile sia fornito di un sopporto di plastica, altrimenti potrebbero crearsi dei solchi che non andranno più via. Nel caso in cui il tappeto dovesse macchiarsi, bisognerà intervenire subito tamponando la zona interessata con del cotone asciutto; una volta tolto lo sporco in eccesso, bisognerà eliminare la macchia con del sapone per indumenti, risciacquare e fare asciugare rapidamente. Per poter fare in modo che il vello del tappeto si conservi vaporoso e lucente, ogni quattro o cinque anni è consigliabile lavarlo oppure farlo lavare da una ditta specializzata. Per le pulizie giornaliere utilizzate una spazzola o una scopa dalle setole morbide.
I tappeti, come tutti gli oggetti, possono incorrere a gravi danni, sia per colpa dell'usura che per colpa di incidenti casalinghi. Se il tappeto orientale è molto pregiato, è un peccato lasciarlo usurato, perché perderebbe di valore nel caso in cui si avesse intenzione, in futuro, di rivenderlo. A questo punto entra in gioco il restauro: il restauro è eseguito da degli esperti restauratori, che valutano i danni e agiscono di conseguenza. Possono essere eseguiti due tipi di restauro: conservativo, per preservarlo dai danni del tempo; integrativo, fatto per riportare il tappeto allo status originario. Bisognerà intervenire con un restauro nel caso in cui il tappeto presenti dei buchi, cosa che richiederà un lavoro non indifferente, sia marcito, quindi presenti aree scolorite e rovinate, o abbia le frange completamente rovinate. Il restauro è consigliabile unicamente se il tappeto in questione è di grande valore, perché le spese per ripararlo non sono indifferenti e non sempre conviene, se il tappeto è di media fattura.
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