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Per capire che tipo di terreno è quello del nostro giardino dovremo valutare le sue caratteristiche chimiche e fisiche.
Queste ultime comprendono la tessitura, la porosità e la struttura. Per tessitura si intende il rapporto tra le diverse dimensioni delle particelle solide. La predominanza di una specifica classe di particelle definirà il tipo di terreno, che potrà essere dunque di tipo argilloso, limoso o sabbioso. I primi sono più pesanti e difficili da coltivare, quelli sabbiosi invece sono più leggeri e garantiscono un buon drenaggio. Il terriccio ideale dovrà contenere il 50-80% di sabbia, 10-15% di limo e 5-10% di argilla. La scelta del terriccio più adatto sarà di fondamentale importanza per la crescita e salute delle piante.La porosità, è importante per lo sviluppo delle radici. La struttura, determinata dall'aggregazione delle particelle solide, influirà sulla fertilità.Tra le caratteristiche chimiche vanno valutati il pH, la capacità di scambio e la salinità. Dal pH deriva la concentrazione dei sali minerali.La capacità di scambio definisce la capacità del terreno di trattenere le sostanze nutritive. La salinità indica la quantità di sali minerali presenti.Il miglioramento di un terreno di tipo sabbioso va eseguito in quanto troppo arido e povero di sostanze nutritive. Aggiungendovi della sostanza organica si migliora la struttura e la fertilità. Il fertilizzante più adatto è il concime di capra e pecora, anche quello di stalla può andar bene ma è importante conoscere il tipo di mangime fornito all'animale. E' molto utile anche la torba bionda disidratata che va somministrata previa diluizione. La concimazione va fatta in autunno quando le prime piogge favoriscono l'attivazione dei microrganismi.
Il miglioramento di un terreno acido (pH< 7) va fatto sempre tranne quando si devono coltivare specie acidofile. In questo caso infatti va lasciato inalterato. Per correggere il terreno è necessario conoscerne il pH e aggiungere calce o calcare. Per valutare in quali proporzioni vadano aggiunti, si deve conoscere il giusto valore di pH e per farlo ci si può rivolgere ai laboratori specialistici che analizzeranno il tipo di terreno dopo avervi indicato come eseguire la raccolta di un campione. La correzione andrà fatta ogni 2-3 anni e per verificare l'efficacia del trattamento si andrà per tentativi verificando il pH la primavera successiva.
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