A cosa serve la pacciamatura

Cos’è la pacciamatura. Quali materiali usare

Quando si passeggia in un bosco è facile trovarsi sotto gli occhi un tappeto di pacciame. Le foglie abbandonate sotto i tronchi degli alberi sono un toccasana per le piante. La pacciamatura non è altro che una tecnica di coltivazione utilizzata sia in giardino sia nell’orto, dove uno strato di materiale vegetale e inorganico viene depositato sotto la pianta. E’ importante sapere a cosa serve la pacciamatura, per salvaguardare il buono stato dell’orto e del giardino in qualsiasi periodo dell’anno. Per la pacciamatura si possono usare diversi materiali, tra quelli organici ci sono le foglie, le cortecce, la torba, ecc, tra i materiali inorganici figurano la ghiaia e i lapilli, poi ci sono i materiali sintetici come teli e tessuti in PET. Quest’ultimi sono molto pratici, economici e durano nel tempo, al contrario dei materiali vegetali che deteriorano subito. La pacciamatura deve lasciare respirare il terreno, per questo alcuni elementi come la cenere e la segatura non vanno utilizzate in eccessive quantità, perché con la pioggia e l'umidità potrebbero compattarsi e danneggiare la pianta, al contrario l’erba falciata, la paglia, i pezzetti di legno e le foglie secche sono un valido fertilizzante naturale.
pacciamatura

Solare per giardino, Homever Luci solari da esterno, Luci da giardino solari da 40 cm, 9 Modalità intelligenti da Scegliere, Luce Solare Esterno IP67 Impermeabile adatte per Natale, Stagno, Patio, bar

Prezzo: in offerta su Amazon a: 39,99€


Non solo benefici

pacciamatura1 Attraverso un processo naturale, la pacciamatura ha lo scopo di avvolgere la pianta come se fosse una barriera protettiva. A cosa serve la pacciamatura? La pacciamatura si può considerare un ottimo deterrente contro il proliferarsi delle erbe infestanti, mantiene il terreno bagnato preservandone l’umidità nei periodi estivi, impedisce che la pioggia battente possa compromettere la tenuta della pianta e protegge la stessa dal gelo dell’inverno. Con questo metodo, le erbe infestanti cessano di invadere orti e giardini, il livello di umidità viene mantenuto costante diminuendo le innaffiature soprattutto nella stagione calda, vengono ridotti gli sbalzi termici, i frutti cadendo a terra non si sporcano, le radici aumentano la loro crescita favorendo il benessere della pianta, fertilizza il terreno, è un ottimo ricostituente per l’accrescimento delle piante giovani e il suolo viene protetto dalla corrosione della pioggia. La pacciamatura non comporta soltanto benefici, infatti contribuisce a creare l’ambiente adatto per la proliferazione della zanzara tigre, per questo per contrastarne la riproduzione è necessario l’utilizzo di prodotti spray contenenti rame.

    Einhell GH-KS 2440 Biotrituratore a Lame

    Prezzo: in offerta su Amazon a: 113€


    A cosa serve la pacciamatura: Tipi di pacciamatura

    pacciamatura2 Ora che si sa a cosa serve la pacciamatura, occorre vedere come si effettua. Se si decide di utilizzare i teli, questi vanno stesi sul terreno in precedenza pulito dalle erbe infestanti e dissodato. I teli vanno fissati utilizzando dei chiodi specifici. Una volta deciso dove posizionare le piantine, occorre incidere il telo, così che la piantina possa essere interrata e tutt’intorno protetta dalla tela. Se invece si decide di utilizzare materiali vegetali e inorganici, questi vanno messi attorno alla pianta fino a completa copertura di tutto il terreno circostante. In agricoltura la pacciamatura con teli è molto usata nella coltivazione delle fragole, mentre nel giardinaggio si preferisce usare il mix di materiali vegetali e inorganici da stendere attorno alla pianta coltivata in vaso o in un’aiuola. Se non si ha intenzione di reperire i materiali da soli, si possono acquistare le confezioni già pronte all’uso presso i negozi di hobbistica o negli esercizi che vendono prodotti agricoli. Sono reperibili anche teli biodegradabili derivanti dal mais che vengono riassorbiti dal terreno stesso in 12-18 mesi. L'effetto estetico però è molto deludente.



    COMMENTI SULL' ARTICOLO