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I terreno ideale che favorisce il proliferare del fungo, sono quelli umidi,che si presentano ricchi di ristagni idrici, principale causa di attacchi fungini ed altri batteri. I terreni duri, solidi e compatti, invece, non subiscono l’attacco di questo tumore, poiché il micelio non ha la possibilità di svilupparsi. L'osservazione costante è l'unica soluzione possibile per rilevare la presenza di alterazioni possibili nella pianta. Spesso il batterio agisce e non si potrà intervenire in alcun modo. Proprio perché, è difficile individuare (per tempo) questo tipo di patologia fungina, e proprio perché è difficile curarla, è preferibile estirpare la pianta, oppure bruciarla insieme a quelle limitrofe che potrebbero aver subito il contagio.
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Non esistono cure che possano risolvere il problema, ma esistono soluzioni preventive, che potrebbero salvare la pianta. Tutto parte dalla causa principale che attanaglia tutte le piante orticole e da frutto, ovvero l’umidità del terreno, ed i ristagni. Le irrigazioni andranno eseguite con parsimonia, una o due volte al mese, versando poca acqua, il terreno dovrà essere miscelato e il cavolo andrà piantato in zone dal clima mite. Oltre al cavolo anche piante similari, sempre da orto, possono essere attaccate. Tra queste vi sono il cavolo ed il broccolo. L’ernia è una patologia pericolosa, che potrebbe danneggiare interi raccolti e dunque potrebbe causare gravi danni non solo al cavolo, ma anche alle piante vicine, che per l’appunto vanno controllate, poichè potrebbero essere state contaminate, irrimediabilmente.
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