Coltivazione del peperoncino

Come fare la coltivazione del peperoncino

Tra i numerosi condimenti che si possono usare in tavola, uno dei più diffusi, specie nelle regioni meridionali del nostro Paese, è il peperoncino. Il peperoncino conferisce ai cibi la sua piccantezza, che è determinata dalla presenza di capsicina, e in più ha molte virtù benefiche che rendono consigliabile il suo uso al posto del sale per insaporire gli alimenti. In commercio si possono trovare facilmente dei flaconi di peperoncino in polvere, oppure si può usare l'olio aromatizzato. Ma si potrebbe anche provare a fare una coltivazione del peperoncino in casa: infatti farlo crescere non è troppo difficile, usando alcune accortezze, e una volta giunte a maturità le sue piantine diventano una fonte sicura di peperoncini freschi, o da far essiccare e conservare. Per la coltivazione del peperoncino non serve molto spazio, quindi si può fare anche in un angolo del balcone di casa, scegliendo le specie preferite tra le numerose che ci sono in natura. Ecco qualche suggerimento su come procedere affinchè le piante crescano sane e forti.
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La semina del peperoncino

coltivazione Come si diceva, in natura esistono molte specie diverse di peperoncino, che quindi richiedono ognuna delle particolari accortezze al momento della semina e della crescita. Esistono però delle regole che in linea di massima sono valide per tutte. Si deve tener presente che la pianta del peperoncino è originaria di zone calde e umide, quindi in climi più freddi bisogna fare molta attenzione a far sì che abbiano sempre la giusta temperatura. Questo è il motivo per cui è maggiormente diffuso nel sud Italia, dove il clima è più mite e si presta meglio alla coltivazione del peperoncino.

La semina può essere fatta nel periodo compreso tra gennaio ed aprile: la terra che serve deve essere composta per la maggior parte di materiali molto drenanti, come argilla o sabbia, perchè il peperoncino teme soprattutto il ristagno di acqua. Quindi non vanno usati assolutamente sottovasi. Il seme deve essere piantato a non più di un centimetro di profondità, preferibilmente in vasi di argilla. Se si possiede un giardino, e quindi in seguito si volesse piantare il peperoncino in terra, lo si potrà fare una volta che si saranno sviluppate almeno le prime sei foglie. La temperatura, al momento della semina, deve oscillare tra i 25 e i 28 gradi: a temperature più basse impiega troppo tempo a germogliare, e il seme potrebbe marcire.

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    Coltivazione del peperoncino: La coltivazione del peperoncino e la raccolta

    peperoncino1 Si deve sempre aver cura di tenere i vasi in un luogo riparato e assolato, e comunque caldo: in poco tempo spunteranno i primi germogli. In questo periodo il peperoncino deve essere annaffiato abbondantemente e con frequenza; si può cominciare a diradare un po' l'uso di acqua quando spuntano i primi fiori e si avvicina quindi il momento della maturazione del frutto. Quando la pianta è adulta può sopravvivere anche a temperature di 15 gradi la notte, anche se dipende dalla specie prescelta. E dalla specie dipende anche il momento della raccolta: il segnale infatti è la colorazione del frutto. Alcuni, come l'Habanero, diventano completamente rossi, altri gialli, e così via. Per la raccolta, si deve assolutamente avere cura di indossare guanti e di non toccarsi gli occhi per nessun motivo. I peperoncini possono essere consumati freschi, usati per preparare un olio piccante, o lasciati ad essiccare in un luogo ventilato e non umido, per non farli marcire.


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