Caratteristiche giardino roccioso

Storia del giardino roccioso

Il primo giardino roccioso della storia, fu realizzato in Inghilterra alla fine del 1800, ad opera di alcuni esploratori che al rientro dalle spedizioni in giro per il mondo, vollero portare con loro specie botaniche esotiche sino ad allora sconosciute in patria. Per poter creare loro l'habitat ideale ricostruirono meticolosamente i vari particolari dei luoghi in cui le piante venivano raccolte. Alle piante da roccaglia si aggiunsero successivamente quelle alpine, a seguito del crescente interesse verso l'alpinismo, molto praticato in quegli anni. Diversi appassionati fecero delle pubblicazioni sulle caratteristiche del giardino roccioso e le specie da coltivare, tra i più noti William Robinson che nel 1870 pubblicò "Alpine Flowers For English Gardens". I giardini rocciosi si estesero in tutta Europa e nel resto del mondo, sul modello di quelli britannici ma riadattati in base alle condizioni ambientali del luogo in cui venivano realizzati.
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Caratteristiche del giardino roccioso e scelta del luogo

giardino roccioso1 Il giardino roccioso moderno è andato oltre la coltivazione delle sole piante, e l'introduzione dell'acqua e delle pietre (delle varie forme e composizioni), dovute all'ispirazione data dai giardini Zen, ha conferito loro un aspetto ancora più affascinante.

Prima di dar vita ad uno di essi è bene considerare alcuni aspetti. La scelta del luogo in primis è importantissima per un giardino rigoglioso e duraturo nel tempo. Luoghi aperti, ventilati e soleggiati sono l'ideale. Ambienti già predisposti in tutto questo sono perfetti, ma con alcuni accorgimenti è possibile adattare anche quelli meno idonei. Ad esempio in zone troppo ventose che potrebbero causare un dilavamento eccessivo dell'acqua, come protezione è possibile posizionare delle piccole barriere antivento. Il buon senso è un elemento importante. Resta di fondamentale importanza la conoscenza delle caratteristiche del luogo d'origine della specie, e la loro salvaguardia da siccità e umidità.

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Preparazione del terreno e messa a dimora delle piante

piante La convinzione che le caratteristiche dei giardini rocciosi li rendano resistenti a qualsiasi avversità, può far credere che non vi sia la necessità di una preparazione del terreno. Niente di più sbagliato. Dopo aver posizionato massi e vegetali, è difficile poter tornare indietro per correggere il terreno, quindi meglio considerare questo aspetto prima! Lo strato di suolo su cui poggeranno le piante è molto sottile, perciò quantità di acqua e elementi nutritivi saranno garantiti dalla scelta di un ottimo terreno. Possiamo suddividere quest'ultimo in due strati, quello base, di realizzazione del giardino e quello utilizzato per l'impianto dei vegetali. Il primo non dovrà essere assolutamente argilloso, mentre il secondo dovrà essere costituito da una miscela di torba, sabbia, ghiaia sottile del luogo, e sostanza organica. Per evitare erbe infestanti, non dovranno esserci contaminazioni di radici e semi.


Caratteristiche giardino roccioso: Messa a dimora delle piante e specie più coltivate

La messa a dimora delle piantine va fatta seguendo alcune regole generali.

Quando vengono acquistate possiedono un apparato radicale distribuito nella parte esterna della zolla, a diretto contatto con il vaso. Prima di piantarla va eliminato un po' del terreno di coltivazione e le radici dovranno essere completamente interrate. I giorni successivi andrà controllato che mantenganono la giusta umidità.

Tra le specie che ben si adattano alle caratteristiche del giardino roccioso abbiamo: Achillea millefolium, Artemisia schmidtiana, Campanula pontenschlagiana, Bergenia cordifolia, Aster alpinus, Aquilegia flabellata, Helychrisum splendidum, Hypericum olympicum, Lavandula angustifolia, Viola Hirta, Primula acaulis, Sedum album. Ognuna presenta notevoli varietà che rendono ancora più differenziato l'aspetto estetico di ogni giardino.


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