malattie delle orchidee

malattie delle orchidee: Malattie delle orchidee

Malattie delle orchidee

Le orchidee, come la maggior parte delle piante, possono contrarre diverse patologie, che determinano alterazioni fisiologiche più o meno gravi. Il benessere delle piante, sede infatti su un equilibrio sottile, quello che costantemente si stabilisce tra l’individuo e la natura. Le muffe, il marciume radicale e le diverse patologie causate da batteri e agenti patogeni, tendono sempre a ricollegarsi ad una serie di fattori che hanno alla base un comune denominatore: pratiche colturali errate, mancanza di cure, mancanza o eccesso di luce, ristagni idrici, esposizione eccessiva al sole, sbalzi termici, gelate, rinvasi , potature. Le orchidee, cosi come la maggior parte delle specie appartenenti al mondo vegetale, temono i ristagni idrici, principale causa di marciume radicale. Il terreno ideale per le orchidee, un terreno molto soffice, morbido, costantemente ossigenato, che sia drenante. I ristagni idrici, sono cumuli d’acqua, che non vengono assorbiti dalla pianta, acqua in eccesso, che tende a “stagnare”, sulla parte superficiale, attirando funghi, afidi, cocciniglie, ragnetti rossi, e tanti altri piccoli insetti che determinano l’insorgere di patologie di diverso genere. Il marciume radicale, è una patologia fungina grave, che nella maggior parte dei casi, determina l’appassire della pianta, seguito da un fenomeno di necrosi, processo attraverso il quale, la pianta lentamente perde le sue funzioni vitali. Le innaffiature, vanno dunque controllate e dosate: la frequenza tende a variare al variare del clima e del terreno, il quantitativo d’acqua, non deve mai essere abbondante. Durante i periodi di afa, le orchidee richiedono costanti nebulizzazioni con acqua demineralizzata, sule foglie e sui fiori. Questa operazione, va eseguita sempre al calare del sole, quando l’aria è fresca, quando la pianta di orchidea, si trova all’ombra di un tramonto. Se le orchidee sono piantata in vaso, è necessario bagnarle con maggiore frequenza, perché il terreno, tende ad assorbire l’acqua in modo più rapido; durante i periodi freddi, il quantitativo d’acqua dovrà diminuire costantemente, intervenendo di contro, con operazioni quali pacciamature e potature. Oltre al marciume radicale, determinato per la maggiore da errate pratiche colturali, le orchidee possono essere vittime di infezioni batteriche, e di infezioni virali. Le prime, causano un’alterazione fisiologica della pianta, sia dal punto di vista fisiologico che estetico; le patologie batteriche, possono essere curate con operazioni di potatura, con cure antibiotiche, con lavaggi che sterilizzano la pianta, con diversi interventi più o meno incisivi. Le patologie virali, sono invece da considerarsi pericolose, in quanto possono portare ad un rapido declino della pianta, infettando anche quelle limitrofe. Per le infezioni virali, è preferibile sopperire la pianta stessa, cosi da evitare la perdita di altre. Il marciume radicale, è sicuramente la patologia maggiormente diffusa, che comporta l’ingiallimento delle foglie e la caduta dei fiori; oltre che radicale, può interessare anche la parte aerea, ovvero non le radici, ma i fiori stessi: in questo caso viene apostrofato come marciume nero, e va eliminato con interventi di potatura o con cure antibiotiche immediate. Per contrastare l’insorgere di determinate patologie, è sempre preferibile che le piante vengano curate nel modo giusto, preventivamente: gli antiparassitari, sono utili, ma spesso deleteri per la pianta; essi infatti sortiscono l’effetto sperato, solo se utilizzati in quantità grosse, per cui, tendono a danneggiare il raccolto, comportando spesso alla perdita della pianta. Le pratiche colturali necessarie sono diverse: bisogna innaffiare con criterio, cercando di controllare il terreno prima dell’intervento; bisogna esporre la pianta di orchidea al sole, soprattutto nei periodi freddi. La potatura va eseguita con tronchesi sterili, senza incidere troppo. Il rinvaso va eseguito quando la pianta crescendo va in sofferenza; e il terreno deve essere drenante, quindi misto. Queste regole, aiutano a prevenire spiacevoli patologie.
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