Realizzare un innesto a corona

Caratteristiche generali

Realizzare un innesto a corona significa creare una sorta di fusione tra due specie simili ma diverse. Questa pratica è impiegata in innumerevoli campi, dalla floricoltura, giardinaggio, alla frutticoltura. Gli innesti possono avvenire solo mediante l’utilizzo di rami di tipo legnoso o semilegnoso. Proprio per questo motivo, questa tecnica non viene messa in atto per la moltiplicazione dei fiori. Realizzare un innesto a corona significa anche dar vita ad un nuovo esemplare di pianta più resistente agli agenti atmosferici, ai parassiti, alle malattie (un esempio di questo è l’innesto della vite); insomma, dar vita ad una nuova specie in grado di produrre frutti diversi, di elevata qualità, e in grado di adattarsi alla condizione climatica e no del luogo. Questa pratica d’innesto si differenzia dalle altre perché lo spacco praticato sul supporto avviene mediante un’incisione di più parti, interne alla corteccia.
innesto a corona

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Realizzare un innesto a corona

Esempio d’innesto a corona Prima di procedere con l’esplicazione di quelle che sono le fasi da seguire per realizzare un innesto a corona, è conveniente avere tutto il materiale necessario per la messa in pratica dell’innesto stesso. Bisogna ricordare sempre che per poter fare questo tipo di lavoro occorre possedere delle conoscenze basi acquisite mediante studi approfonditi non soltanto verso gli innesti ma anche sulle specie che possono essere sottoposte a questi trattamenti. Per quanto riguarda il materiale necessario, il quale può essere acquistato presso negozi di giardinaggio o specializzati, occorre: un coltello da innesto, della rafia, mastice speciale, nastro isolante, eventualmente del muschio, e logicamente un portainnesto e una marza. Quando tutto il necessario è stato recuperato, occorre proseguire con l’analisi delle condizioni climatiche, delle specie da innestare su un supporto adatto, e non meno importante, essere in grado di praticare dei tagli lisci e netti.

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Fase uno

Innesto a corona Prima di realizzare un innesto a corona vero e proprio, occorre preparare le marze. Esse devono essere recise dall’albero madre almeno dieci giorni prima della pratica, devono contenere circa 3 gemme e non massimo di cinque. Durante questi giorni, devono essere preservate, o ponendole all’interno del frigo oppure interrate in modo tale da evitare che si secchino. Nel momento in cui le condizioni climatiche lo permettono, si procede con l’innesto vero e proprio. Con un seghetto si taglia il portainnesto precedentemente scelto, ad un’altezza di circa mezzo metro e in seguito si leviga in modo tale da agevolare i tagli per il posizionamento delle marze. Queste ultime devono essere prelevate dalla pianta madre in periodi dell’anno precisi, se possibile basta seguire il calendario delle semine, in quanto ad ogni specie vegetale coltivata corrisponde un periodo dell’anno più favorevole per il suo sviluppo.


Fase due

Innesto a corona La seconda parte necessaria per realizzare un innesto a corona è la lavorazione delle marze e la pratica delle incisioni sul portainnesto. Utilizzando il coltello per innesto ben disinfettato, vengono praticati degli spacchi, pari al numero di marze da impiantare, nella parte appena sotto la corteccia senza danneggiarla. Lo spacco deve essere di circa dieci centimetri e delle dimensioni tali da agevolare il fissaggio delle marze. Si recidono nettamente le marze e si posiziona la parte scorticata all’interno del portainnesto, in modo tale da agevolarne l’attecchimento. Prima di compiere quest’azione, occorre cospargere sul supporto il mastice, il quale ha lo scopo di fermare le marze e accelerare la guarigione delle incisioni. Dopo che le marze sono state posizionate si conclude con la loro legatura mediante della comunissima rafia. Questa struttura contenitiva verrà poi tolta entro 2/3 mesi.



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